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ECONOMIA

Calo globale del 73%

G20: persi oltre 60 milioni di posti di lavoro nel turismo. Prospettive molto incerte

Nella bozza di documento dei ministri del Turismo, riuniti sotto la presidenza italiana, priorità a mobilità sicura e sostenibile, inclusione digitale e investimenti in infrastrutture. Il ministro Garavaglia: tornare a fatturare

 

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"Il turismo continua ad essere uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia di Covid-19, con arrivi turistici internazionali in calo del 73% a livello globale nel 2020 e impatti senza precedenti sui gruppi vulnerabili e sulle micro, piccole e medie imprese. Con quasi 62 milioni di posti di lavoro persi nel settore dei viaggi e del turismo a livello globale, che rappresentano un calo del 18,5%, le prospettive rimangono molto incerte".

E' quanto si legge nel documento finale della riunione dei ministri del Turismo del G20 riuniti sotto la Presidenza italiana, alla presenza del ministro Massimo Garavaglia.  Ripristinare la fiducia nei viaggi e nel turismo e consentire la ripresa economica,  imparare dall'esperienza della pandemia e dare priorità a un'agenda di sviluppo sostenibile nel guidare il turismo futuro. queste le azioni da intraprendere indicate nella bozza del documento e  che si esplicano in linee guida in 7 aree chiave: mobilità sicura, gestione delle crisi, resilienza, inclusività, trasformazione verde, transizione digitale e investimenti e infrastrutture.

"Riconosciamo che i governi hanno intrapreso azioni impressionanti per affrontare gli impatti della crisi sul settore del turismo, per supportare le imprese e destinazioni turistiche, minimizzare le perdite di posti di lavoro e per supportare la riprese nel 2021 e oltre. Riaffermiamo il nostro impegno per le azioni concordate durante la presidente del 2020 dell'Arabia Saudita e riconosciamo la necessità di ulteriori sforzi", sottolinea il documento finale del G20 dei ministri del Turismo.

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, nel corso della conferenza stampa al termine della riunione ministeriale del G20 del Turismo, ha detto:  "La prima cosa a fare è far tornare a fatturare,
quello e' il primo aiuto per la categoria, la ripartenza del turismo aiuta soprattutto il lavoro di donne, giovani e soprattutto al Sud. Non e' un caso che nel Pnrr abbiamo investito molto in quest'ottica", ha aggiunto. "Va benissimo il green certificate, lo abbiamo approvato in Consiglio dei ministri e per quanto possibile anticipare questo certificato per consentire una mobilità in sicurezza e le prenotazioni degli stranieri nel nostro Paese", ha aggiunto il ministro del Turismo.

"Si possono fare tante misure particolari, nel breve, che proporremo nei prossimi decreti e che riguardano anche le modalita' per far ripartire nel modo piu' semplice e ordinato possibile l'occupazione in un settore che per definizione ha bisogno di una certa flessibilita'", ha detto il ministro Garavaglia.

Ci sarà "una serie di azioni che consentiranno di poter ripartire in sicurezza e in velocita'". L'esempio fornito dal ministro riguarda la possibilita' della decontribuzione per chi riprende in carico personale oggi in cassa integrazione: "Purtroppo c'e' la regola che questa ripresa in carico con la decontribuzione vale solo se rientra il 100% del personale, ma una grande struttura alberghiera non parte da zero a cento, ma con gradualita'. Quindi, banalmente, consentire che questa norma valga non solo per  un rientro al 100% ma con un rientro con percentuali diverse accelera la ripartenza. Altrimenti si ha un incentivo a rimanere chiuso, paradossalmente".

Oltre a questo, ha proseguito Garavaglia, "ci saranno una serie di norme mirate nel prossimo decreto semplificazioni pero', a monte di tutto, e' la ripresa dell'afflusso dei turisti stranieri la vera necessita' del nostro sistema paese". 
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