POLITICA
Amministrative 2015
Verso le Regionali, partiti in fibrillazione dopo il test in Trentino Alto-Adige e Valle D'Aosta
Nelle due regioni a statuto speciale si è votato il 10 maggio. Crolla Forza Italia, tengono Pd e M5s, premiata la Lega. Il prossimo 31 maggio al voto i restanti 745 comuni e 7 regioni
L'Election day del prossimo 31 maggio, con 7 regioni al voto e i restanti 745 comuni, dunque più che un tagliando per il governo Renzi potrebbero trasformarsi in un test per valutare il peso dei partiti di opposizione. Sono 46 in tutto i candidati che si sfideranno tra Veneto, Liguria, Puglia, Campania, Toscana, Marche, Umbria. Sulla composizione delle liste e la scelta dei candidati si è giocata una partita faticosissima che ha portato a fratture e duri compromessi. Così è stato ad esempio in Veneto, dove la Lega si è spaccata per lo strappo di Tosi, in Liguria dove a rompere è stato l’ex parlamentare Pd Pastorino o ancora in Puglia con la frattura interna a Forza Italia.
Veneto e Campania, le sfide per il centrosinistra
La sfida per il presidente del Consiglio Renzi è strappare al centrodestra Veneto e Campania senza perdere le altre, tutte a guida centrosinistra. In Veneto la frattura del Carroccio potrebbe aiutare la candidata democratica Alessandra Moretti, anche se il favorito resta il governatore uscente Zaia, sostenuto da Lega e Forza Italia. Il sindaco di Verona Flavio Tosi corre con una lista propria.
In Campania, invece, Renzi ha mal digerito l'esito delle primarie vinte dall'ex sindaco di Salerno Vincenzo de Luca, condannato in primo grado per abuso d'ufficio. De Luca, sostenuto ora da tutto il partito, ha fatto anche campagna acquisti stringendo un'alleanza con Ciriaco De Mita e l'Udc, in precedenza alleati con l'uscente Caldoro.
Liguria, sfida Paita- Toti
Le forze a sinistra del Pd si conteranno invece in Liguria. Minoranza dem, Sel, Maurizio Landini, insieme, sostengono infatti l'ex parlamentare Pd Luca Pastorino che corre contro Raffaella Paita, la vincitrice delle discusse primarie locali.
Il centrodestra rischia il tutto per tutto nella speranza di riconquistare il fortino e si presenta unito a sostegno di Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi.
Puglia, lo strappo di Fitto
In Puglia si è giocato lo scontro tra l'area legata a Raffaele Fitto, che nella Regione ha la sua base di consenso, e i "lealisti". Il centrodestra si presenta dunque con due candidati: Francesco Schittulli, sostenuto dai fittiani, e Adriana Poli Bortone, sostenuta da Forza Italia e dalla Lega. Una frattura che rischia di trasformare la Puglia in un banco di prova per i futuri equilibri del partito.
Toscana, Umbria e Marche
In Toscana, Umbria e Marche il centrodestra tenta il rovesciamento. Nelle Marche a guidare la coalizione è il governatore uscente Gian Mario Spacca, che dopo due mandati con il Pd ha deciso di cambiare casacca e correre per una coalizione appoggiata da Forza Italia. In Umbria il centrodestra - Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega - sostiene unito il sindaco di Assisi Claudio Ricci che sfida l'uscente Katiuscia Marini che si candida per il secondo mandato. Corrono invece separati Forza Italia, Lega e Ncd in Toscana, dove per il Pd ricandida l'uscente Enrico Rossi.
I comuni al voto
Al voto il 31 maggio anche i restanti 745 comuni, tra cui 17 città capoluogo. Ballottaggi eventuali il 14 giugno. Fa eccezione la Sicilia, al voto per due giorni il 31 maggio e l'1 giugno. Tra i capoluoghi al voto anche Venezia, Mantova, Agrigento. Il prossimo 24 maggio, al ballottaggio a Bolzano il sindaco uscente del Pd Luigi Spagnolli, che ha ottenuto il 41,58 per cento e Alessandro Urzì che con i colori anche di Forza Italia ha raggiunto quota 12,74.