POLITICA
Lo scontro nel Pd
Emiliano: Renzi si dimetta e convochi il Congresso. Guerini: basta attacchi frontali, serve lealtà
Il governatore della Puglia: le primarie sarebbero solo una simulazione
Le dimissioni del segretario, aggiunge, "sono l'unico modo per avviare il congresso, altrimenti bisognerà attendere giugno. Il segretario potrebbe decidere di dimettersi, rimanere in campo per gli affari ordinari e avviare la fase congressuale. Ma è chiaro che non si dimette perché ha soldati e salmerie da collocare". Intanto "stiamo raccogliendo le firme per lanciare un referendum sull'opportunità di fare subito il congresso. Questa raccolta di firme arriva anche da parte di molti renziani".
Una scissione sarebbe la più grande sconfitta
"Io considero una scissione la più grande sconfitta da evitare con ogni mezzo, e il congresso è l'unico modo perché cosi chi vince sarà sostenuto da chi perde come farei io se Renzi dovesse vincere", aggiunge Emiliano.
Guerini: basta attacchi forntali, serve lealtà
Al governatore della Puglia risponde a stretto giro di posta il vicesegretario dem, Lorenzo Guerini: "Non passa giorno senza che Emiliano provi ad aprire fronti nel partito alla cui guida, 'suo malgrado', vorrebbe candidarsi. Ogni giorno un attacco frontale al segretario e al partito. La dialettica è assicurata nel Pd e la polemica, anche aspra, può essere a volte utile. Ma in questi giorni sta assumendo livelli pericolosi, nel solco di esperienze già fatte in passato di tentativi di indebolire il leader di turno", dice Guerini. E aggiunge: nel Pd oltre a regole statutarie "esistono soprattutto regole fondamentali di rispetto e lealtà senza le quali una comunità non può esistere. Sarebbe bene che tutti lo ricordassero".