TECH
Bruxelles
Facebook, la 'talpa' Frances Haugen parla alla Commissione europea
"Un social più sicuro è possibile", afferma l'ex data scientist agli europarlamentari a seguito dell'incontro con il commissario Breton. Dopo Londra, Lisbona e Bruxelles sarà a Parigi
E questo perché "l'accesso ai dati è solo il punto di partenza. È ciò che consente ai ricercatori e alle autorità di regolamentazione di valutare i rischi e i danni dell'intero sistema di profilazione, targeting e classificazione basata sull'engagement".
"Se a Facebook sarà permesso di continuare a operare nell'oscurità, avremo solo un crescendo di tragedie come risultato. Mi sono fatta avanti, con grande rischio personale, perché credo che abbiamo ancora tempo per agire, ma dobbiamo agire ora".
Come già ribadito nelle scorse settimane, davanti al Congresso Usa come a Londra e a Lisbona, Haugen ha accusato l'azienda fondata da Mark Zuckerberg di "alimentare i conflitti" tra gli utenti "per proprio profitto", così come di favorire "l'estremismo e la polarizzazione" e "diffondere la disinformazione". Un comportamento che "danneggia la società" e può dare vita a "violenze reali". E ha ripetuto quello che è diventato il suo claim:"Quasi nessuno fuori da Facebook sa cosa succede all'interno di Facebook".
Prima al Congresso Usa a Washington, poi al Parlamento di Londra, quindi al Web Summit di Lisbona, con la tappa di Bruxelles continua il tour europeo dell'ex data scientist di Facebook, che porta nel cuore dell'Unione europea la sua testimonianza, nell'intento di dare impulso alle proposte di regolamentazione dei giganti digitali.
Incontro con Breton
Haugen a Bruxelles parla agli eurodeputati della Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento europeo, in associazione con altre Commissioni: Industria, Affari legali, Libertà civili e le Commissioni speciali sulla disinformazione e l'intelligenza artificiale. L'ex dipendente del colosso americano ribattezzato Meta, prima dell'audizione, ha incontrato il Commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton.
"Abbiamo visto l'impatto che le grandi piattaforme possono avere sulle nostre democrazie e società, in particolare sul benessere dei nostri figli", ha affermato il Commissario francese dopo l'incontro con Frances Haugen, che ha ringraziato per la sua "instancabile dedizione". Breton ha ribadito la determinazione dell'Ue per regolamentare "quello che sembra ancora un Far West digitale" e ha sottolineato che "i grandi sforzi di lobby a cui stiamo assistendo sono sprecati: non permetteremo che gli interessi aziendali interferiscano con l'interesse generale degli europei".
Il Commissario è strenuo difensore dell'adozione dei Regolamenti sui servizi digitali (Digital Services Act, Dsa) e sui mercati digitali (Digital Markets Act, Dma) già nel nel primo semestre del 2022, quando la Francia assumerà la presidenza di turno dell'Ue.
Le proposte di regolamento
La sicurezza online, la trasparenza degli algoritmi e la mitigazione dei rischi in relazione alla proposta di legge sui servizi digitali Dsa e Dma, saranno tra le questioni affrontate durante l'audizione. Il Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori di Bruxelles, infatti, è attualmente impegnato nella discussione della la proposta di regolamentazione dei servizi e mercati digitali all'interno dell'Ue.
Il progetto di legge in questione punta a creare uno spazio digitale più sicuro in cui siano protetti i diritti degli utenti, comprese regole per contrastare i contenuti illegali online, migliorare la responsabilità e la trasparenza degli algoritmi e occuparsi della moderazione dei contenuti e della pubblicità mirata e si propone come l'occasione di plasmare l'economia digitale a livello dell'Ue per diventare un punto di riferimento globale sulla regolamentazione digitale.
La proposta, presentata dalla Commissione europea nel dicembre 2020, dovrebbe essere modificata e migliorata. L'audizione di Haugen, in questo senso, andrà a confluire nei lavori della commissione sul Dsa, in vista del voto, la cui data è ancora da stabilire.
Dopo l'audizione, Haugen incontra la stampa con la relatrice del Digital Services Act, Christel Schaldemose. Nei giorni successivi, l'ex data scientist sarà ascoltata dalle autorità di Parigi.