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MONDO

Terza edizione

Premio Ispi 2015 assegnato a Federica Mogherini

Consegnato dal Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. L'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue ha tenuto una Lectio Magistralis sulle nuove sfide dell'Europa

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L'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Federica Mogherini, ha vinto il premio Ispi assegnato dall'Istituto per gli studi di politica internazionale e giunto ormai alla sua terza edizione. Il riconoscimento, si legge sul sito ufficiale dell'Istituto, "è destinato a personalità che hanno contribuito a rafforzare l'immagine dell'Italia nel mondo". 
A conferire il premio, il Presidente emerito della Repubblica e neo presidente onorario dell'Ispi, Giorgio Napolitano. Presente, nell'affollatissima sala della Stampa estera a Roma, anche l'ex presidente del Consiglio Enrico Letta. A entrambi erano state conferite le due precedenti edizioni del riconoscimento, istituito - come ha voluto ricordare il presidente dell'Ispi Giancarlo Aragona - in ricordo dell'ambasciatore Boris Biancheri, a capo dell'Istituto dal 1997 al 2011.

Napolitano
Federica Mogherini "ha accettato con sereno coraggio la candidatura ad Alto rappresentante della politica estera europea, e con un sobrio senso della missione, che vogliamo valorizzare e sorreggere con questo premio", ha affermato Napolitano. 
"Delle sorde resistenze da affrontare" in Europa sul fronte dell'integrazione "è ben consapevole Mogherini - ha continuato l'ex Presidente della Repubblica - che sa quanto possa contare la sua determinazione, perché è giovane ma non alle prime armi, se è vero che ha passato lo scorso quinquennio di legislatura cimentandosi con le questioni di politica estera. La scelta della politica a tempo pieno infatti - ha proseguito - ha coinciso con quella della politica estera. Serietà, determinazione e passione sono le qualità che può mettere a disposizione e già se ne vedono i primi risultati". 

La Lectio Magistralis 
In occasione della premiazione, l'Alto Rappresentante per la politica estera dell'Ue ha tenuto una Lectio Magistralis su "Le sfide ai confini dell'Europa. Come rilanciare la politica estera e di sicurezza comune?". Tra le tematiche affrontate, la minaccia dell'Isis in Siria e in Iraq e la questione dell'immigrazione. 

L'avanzata dello Stato Islamico
Mogherini, dopo aver affrontato temi "europei" quali le elezioni in Polonia e in Spagna, ha fatto riferimento a un tema caldo come l'avanzata dello Stato Islamico in Iraq e in Siria. A questo proposito la Lady Pesc ha spiegato che a volte l'uso della forza è necessario, ma non sempre è sufficiente. Contro il Daesh (termine arabo per definire l'Isis), ad esempio, "una grande coalizione internazionale si è mossa per fermare il suo progetto di conquista territoriale". Tuttavia, "la risposta militare è una scelta necessaria, ma non sufficiente". Per sconfiggere l'Isis, secondo la Mogherini, sarà dunque necessario affrontare "le cause profonde" della sua ascesa. "Solo se l'Iraq sarà un paese solido, inclusivo e democratico - ha aggiunto - Solo se la Siria si avvierà finalmente sulla strada della transizione politica e della riconciliazione nazionale. Solo se sapremo mostrare e dimostrare che parole come diritti, sviluppo e pace non sono privilegio di pochi, nel mondo arabo come in Europa e nel resto del mondo".

Il ruolo dell'Italia nella risoluzione dei conflitti
Proprio per affrontare i conflitti in Medio Oriente e la crisi dei migranti, l'Italia, secondo Mogherini, può svolgere un ruolo "decisivo" nella costruzione della volontà europea di dare un contributo alla soluzione delle grandi sfide regionali. "L'Europa si trova in una posizione unica e non solo dal punto di vista geografico", poiché dispone di "una 'cassetta degli attrezzi'" in tema di politica estera. "Diplomazia, aiuti umanitari, aiuti allo sviluppo, state building. Non sono certo gli strumenti a mancarci", ha affermato. "E l'Italia - ha continuato - può giocare un ruolo di primo piano: in fatto di peacekeeping, di missioni di addestramento, di cooperazione allo sviluppo il nostro paese può portare un contributo decisivo alla causa comune europea. In termini di esperienza e competenza, e di costruzione di una forte, comune volontà di agire insieme, da europei, nel mondo e nella nostra Regione".

Il tweet di Lady Pesc

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