Coronavirus
Polemiche tra regioni
Fontana: regioni riaperte a scaglioni? Sarebbe un'Italia zoppa
Il governatore della Lombardia si rimette ai tecnici ma avverte: non credo che si debbano riaprire alcune regioni prima di altre
"Le decisioni saranno prese tutti insieme sulla base delle valutazioni dei tecnici a tutela della salute ma - ha detto all'Ansa - non credo che si possa arrivare a quello perché l'Italia potrebbe rimanere zoppa". Sull'ipotesi invece che qualche regione decida di chiudere i confini, come ha minacciato di fare il presidente della Campania Vincenzo De Luca, Fontana si è limitato a dire "mi auguro che sia stato male interpretato".
Fontana torna anche sulle tensioni sulla questione Rsa e lo scontro con la regione Lazio: "Avrei pensato che ci sarebbe stato un po' più di buon gusto, aspettare almeno fino alla fine della tempesta", risponde il presidente della Lombardia alle richieste di commissariamento e alle polemiche politiche. "E' in atto un attacco contro di noi" ha aggiunto tornando sulle critiche per quanto ha detto sulla delibera per mettere nelle Rsa malati di Coronavirus nel Lazio, che ha ribadito, "parte dalla stessa ratio della nostra: isolare i pazienti Covid".
Scontro tra regioni
La giornata ha registrato tensioni fra Lombardia e Lazio sulle residenze sanitarie assistite. Il governatore lombardo Attilio Fontana afferma che una delibera simile alla loro "era stata presa dal Lazio, ma al suo presidente non è stato fatto alcun tipo di contestazione". Immediata la replica dalla regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti, che parla di bufala e sottolinea: "Nessuna facilità nel contagio, nessun caso Lombardia nel Lazio", mentre l'assessore alla Sanità laziale D'Amato invita a non mistificare. In Veneto, il governatore Zaia intanto avverte: 'Se chiudono i confini è Sud contro Nord'.