MONDO
Disfatta per la sinistra del presidente Hollande al 37%
Francia, grande successo per l'estrema destra di Marine Le Pen
Il Fronte nazionale, il partito di estrema destra francese, conquista il primo posto in diverse città del Sud della Francia. E' al 5% a livello nazionale, ma si era presentato solo in quasi 600 comuni sugli oltre 36mila. Il centrodestra dell'Ump al 47%, socialisti bocciati al 37%. A Parigi incertezza tra la socialista, data per favorita, Hildalgo e la candidata del centrodestra Nathalie Kosciusko-Morizet
Parigi
Grande successo in Francia dell'onda blu di Marine Le Pen. Il Fronte nazionale fa la parte del leone nel Sud e conquista il primo posto in città impreviste. A livello nazionale ottiene il 5%: un dato rilevante soprattutto perché il partito di estrema destra si è presentato solo in quasi 600 comuni sugli oltre 36mila. Batosta, quindi, per la sinistra di François Hollande che temeva di essere "punita" dagli elettori. Si attesta infatti al 37% dietro il centrodestra che ottiene il 47. Disfatta totale, è fuor di dubbio per il partito del presidente francese. A Parigi incertezza all'ultimo voto fra le due candidate, a Marsiglia stravince la destra. Il voto locale assume rilevanza politica nazionale, avendo colpito la struttura bipolare del sistema francese e segnala la crescita delle forze populiste alla vigilia delle elezioni europee di maggio.
La sorpresa Fronte Nazionale, astensionismo record: circa il 38%
In città come Fréjus, Hénin-Beaumont, Béziers, Perpignan, il candidato del Fronte nazionale finisce nettamente in testa e nel caso di Henin-Beaumont vince addirittura al primo turno conquistando il municipio (governava finora in cinque città in totale). L'astensionismo record (fra il 35 e il 38%) dimostra la disaffezione dei francesi dalla politica e alla vigilia delle europee è un forte monito per i partiti tradizionali, in particolare per la sinistra al governo, dopo due anni di presidenza Hollande. "Abbiamo battuto il bipolarismo", dice trionfante Marine Le Pen.
Sinistra si appella allo "spirito repubblicano" per i ballottaggi
Mentre la portavoce del governo socialista, Najat Vallaut-Belkacem, senza consultarsi con nessuno, si affrettava ad annunciare negli studi di France 2 che, visti i risultati, il Partito socialista farà appello allo "spirito repubblicano" (la tradizionale alleanza destra-sinistra contro la minaccia di vittoria del Fronte nazionale), l'Ump si è ben guardata dal seguirla: prima il presidente del partito Jean-Francois Copé si è limitato a definire "capitale" che gli elettori Fn facciano confluire i voti del ballottaggio sull'Ump. Poi, a sgomberare il campo dai dubbi, ci ha pensato François Fillon, l'ex premier: "Nessuna desistenza, nessun accordo" nei casi in cui un candidato Fn si trova in testa. La settimana che aspetta la politica francese prima dei ballottaggi si annuncia bollente. Saltando da uno studio tv all'altro, la bionda Marine Le Pen, sorridente, sfoggia anche serenità, mettendo spesso a tacere gli atterriti avversari: "E' una vittoria straordinaria - ha detto - oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà. Socialisti e Ump? Per noi non cambia niente, non ci alleiamo con nessuno. L'uno e l'altro fanno la stessa politica, le stesse cose".
A Parigi duello all'ultimo voto
A Parigi e Marsiglia, le due principali città di Francia, quelle in cui l'elezione del sindaco è più emblematica, la disfatta assume dimensioni disastrose per la gauche: nella capitale. La favoritissima Anne Hidalgo ha meno voti della candidata Ump Nathalie Kosciusko-Morizet: la seconda ha un punto percentuale di vantaggio, ma la socialista vince nei due arrondissement chiave della capitale.
Molto peggio per la gauche va a Marsiglia, dove Patrick Mennucci, il socialista che voleva scalzare il sindaco Ump Jean-Claude Gaudin, finisce al terzo posto, a vantaggio del candidato del Fronte nazionale. Il suo distacco è abissale, 20 punti. A Bordeaux si conferma al quarto mandato, con il 60% dei voti, Alain Juppé, sindaco da sempre senza rivali e adesso principale "indiziato" per un ritorno in vista delle presidenziali 2017.
A Lille, la socialista Martine Aubry è in testa con il 34% dei voti. Ma ha perso 12 punti percentuali rispetto al 2008, quando aveva raccolto il 46% e dovrà affrontare una sfida "triangolare" con i candidati di destra ed estrema destra.
La sorpresa Fronte Nazionale, astensionismo record: circa il 38%
In città come Fréjus, Hénin-Beaumont, Béziers, Perpignan, il candidato del Fronte nazionale finisce nettamente in testa e nel caso di Henin-Beaumont vince addirittura al primo turno conquistando il municipio (governava finora in cinque città in totale). L'astensionismo record (fra il 35 e il 38%) dimostra la disaffezione dei francesi dalla politica e alla vigilia delle europee è un forte monito per i partiti tradizionali, in particolare per la sinistra al governo, dopo due anni di presidenza Hollande. "Abbiamo battuto il bipolarismo", dice trionfante Marine Le Pen.
Sinistra si appella allo "spirito repubblicano" per i ballottaggi
Mentre la portavoce del governo socialista, Najat Vallaut-Belkacem, senza consultarsi con nessuno, si affrettava ad annunciare negli studi di France 2 che, visti i risultati, il Partito socialista farà appello allo "spirito repubblicano" (la tradizionale alleanza destra-sinistra contro la minaccia di vittoria del Fronte nazionale), l'Ump si è ben guardata dal seguirla: prima il presidente del partito Jean-Francois Copé si è limitato a definire "capitale" che gli elettori Fn facciano confluire i voti del ballottaggio sull'Ump. Poi, a sgomberare il campo dai dubbi, ci ha pensato François Fillon, l'ex premier: "Nessuna desistenza, nessun accordo" nei casi in cui un candidato Fn si trova in testa. La settimana che aspetta la politica francese prima dei ballottaggi si annuncia bollente. Saltando da uno studio tv all'altro, la bionda Marine Le Pen, sorridente, sfoggia anche serenità, mettendo spesso a tacere gli atterriti avversari: "E' una vittoria straordinaria - ha detto - oggi i francesi si sono ripresi la loro libertà. Socialisti e Ump? Per noi non cambia niente, non ci alleiamo con nessuno. L'uno e l'altro fanno la stessa politica, le stesse cose".
A Parigi duello all'ultimo voto
A Parigi e Marsiglia, le due principali città di Francia, quelle in cui l'elezione del sindaco è più emblematica, la disfatta assume dimensioni disastrose per la gauche: nella capitale. La favoritissima Anne Hidalgo ha meno voti della candidata Ump Nathalie Kosciusko-Morizet: la seconda ha un punto percentuale di vantaggio, ma la socialista vince nei due arrondissement chiave della capitale.
Molto peggio per la gauche va a Marsiglia, dove Patrick Mennucci, il socialista che voleva scalzare il sindaco Ump Jean-Claude Gaudin, finisce al terzo posto, a vantaggio del candidato del Fronte nazionale. Il suo distacco è abissale, 20 punti. A Bordeaux si conferma al quarto mandato, con il 60% dei voti, Alain Juppé, sindaco da sempre senza rivali e adesso principale "indiziato" per un ritorno in vista delle presidenziali 2017.
A Lille, la socialista Martine Aubry è in testa con il 34% dei voti. Ma ha perso 12 punti percentuali rispetto al 2008, quando aveva raccolto il 46% e dovrà affrontare una sfida "triangolare" con i candidati di destra ed estrema destra.