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Coronavirus

​Milano: gilet arancioni in piazza, assembramenti e poche mascherine. Sala: Prefetto denunci

Dimostrazioni analoghe anche a Torino e Bologna

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Qualche centinaio di persone si sono radunate stamani in Piazza Duomo a Milano per una manifestazione dei 'gilet arancioni', un movimento di protesta che chiede, tra l'altro, il ritorno alla "lira italica" e un "governo votato dal popolo".

Al raduno il generale Antonio Pappalardo, già in passato protagonista di movimenti come quello dei Forconi. Una protesta che si è infiammata col passare delle ore. La zona è stata transennata e presidiata dalla polizia. Lo stesso Pappalardo è stato identificato dalla polizia e sarà denunciato. Il Dpcm del 17 maggio vieta ancora gli assembramenti, mentre i manifestanti sembrano non aver rispettato le misure di distanziamento né indossato le mascherine. 

Il sindaco Sala: irresponsabili
"Ho chiesto al Prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti 'gilet arancioni'. Un atto di irresponsabilità in una città come Milano che così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova". Lo afferma in un post su Facebook il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando quanto avvenuto in mattinata, quando un centinaio di persone si sono radunate in Piazza Duomo chiedendo tra l'altro il ritorno alla lira.

Analoghe manifestazioni si sono svolte anche in altre città italiane, come Torino e Bologna.

"Non indossare mascherine durante una manifestazione e non rispettare le distanze di sicurezza come fanno Pappalardo a Milano e Casapound a Roma è uno sfregio verso le vittime del coronavirus. Una deprecabile provocazione che mette a repentaglio salute e vita delle persone", ha dichiarato l'ex presidente della Camera, Laura Boldrini, mentre Paolo Cento (Sinistra Italiana-Leu) ha parlato di "strumentalizzazioni di gruppi sovranisti e di estrema destra: nelle prossime settimane il disagio e la rabbia sociale di fronte a una crisi economica drammatica torneranno a farsi sentire nelle piazze, e la sinistra deve avere la capacità di ricostruire una propria presenza nelle piazze".
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