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MONDO

23 obiettivi per rafforzare migrazione legale

Global compact: Marrakech adotta patto mondiale Onu su migrazione

Il testo, criticato da nazionalisti e forze anti migranti, è stato adottato con un colpo di martello, dopo la lettura, senza votazione ne' firma, dalla conferenza intergovernativa a Marrakech, tappa di avvicinamento al voto di ratifica dell'Assemblea generale dell'Onu, in programma il 19 dicembre. Merkel: "Grande passo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani. Le migrazioni legali sono una cosa positiva"

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Rappresentanti di circa 160 Paesi dell'Onu, riuniti a Marrakech, in Marocco, hanno adottato il Global Compact, il patto delle Nazioni Unite sulla migrazione. Il patto è destinato a rafforzare la collaborazione internazionale per una migrazione "sicura, ordinata e regolare". Il testo, criticato da nazionalisti e forze anti migranti, è stato adottato con un colpo di martello, dopo la lettura, senza votazione ne' firma, dalla conferenza intergovernativa a Marrakech, tappa di avvicinamento al voto di ratifica dell'Assemblea generale dell'Onu, in programma il 19 dicembre. Una quindicina di Paesi, tra cui l'Italia, si sono rifiutati di aderire o hanno congelato la decisione.

Sottolineando gli sforzi fatti per raggiungere l'accordo, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha definito il Global Compact una "roadmap per evitare sofferenze e caos". Guterres, ricordando che l'intesa non viola la sovranità degli Stati e non crea nuovi diritti per migrare, ma ribadisce il rispetto dei diritti umani", ha esortato a "non cedere alla paura o alla falsa narrazione in materia di immigrazione". A Marrakech sono stati annunciati 160 dei 193 Paesi dell'Onu, ma ancora non è chiaro chi fosse effettivamente presente.

L'accordo è stato contestato dagli Stati Uniti, che non lo firmeranno. Stessa posizione di Australia, Repubblica Dominicana, Austria, Lettonia e dei quattro di Visegrad, Ungheria, Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia.

Merkel: "Grande passo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani"
Una "pietra miliare" verso l'adozione di un approccio multilaterale al fenomeno migratorio. In questi termini la cancelliera Angela Merkel ha definito il Global Compact, adottato oggi a Marrakech. Per Merkel l'intesa rappresenta un grande passo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani. Le migrazioni, ha voluto sottolineare, sono un fenomeno normale e "quando sono legali sono anche una cosa positiva", di cui paesi quali la Germania possono trarre beneficio. Per la cancelliera, la gestione di un fenomeno globale quale quello delle migrazioni non può essere affidata a paesi singoli ma solo alla comunità internazionale nel suo insieme.

Usa: "tentativo Onu di far avanzare una governance globale a spese della sovranità stati"
Gli Stati uniti sono tornati anche venerdì ad attaccare il Global Compact, definendolo un "tentativo delle Nazioni Unite di far avanzare una governance globale a spese della sovranità degli stati". Dall'altra parte della barricata, a favore dell'intesa Onu, raggiunta dopo 18 mesi di trattative, prima di tutto la cancelliera tedesca Angela Merkel che firmerà, insieme a molti altri leader mondiali, il Global Compact.

Arbour: "Documento non sarà vincolante"
Alla vigilia del summit in Marocco, la rappresentante speciale Onu per la migrazione Louise Arbour ha ribadito che il documento non sarà vincolante ed "è sorprendente che ci sia così tanta disinformazione sul compact e su quello che stabilisce veramente", perché "non dà nessuna imposizione agli stati". Secondo Arbour a Marrakech ci saranno 159 Paesi, un centinaio rappresentati dai loro capi di stato e di governo. Oltre ai dichiaratamente contrari e a favore, ci sono anche sette Paesi che "sono ancora impegnati in ulteriori decisioni interne" sull'accordo, ha detto Arbour. Tra questi l'Italia, il Belgio, la Bulgaria, l'Estonia, Israele, la Slovenia e la Svizzera.

ll Global Compact stabilisce 23 obiettivi per rafforzare la migrazione legale e scoraggiare quella illegale. Gli attivisti per i diritti umani, pur accogliendo con favore il piano Onu, ritengono che non si spinga abbastanza oltre: "Sfortunatamente la natura non vincolante del Global Compact fa in modo che la sua realizzazione si basi solo sulla buona volontà degli stati che lo sostengono", ha dichiarato un rappresentante di Amnesty International Perseo Quiroz.
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