ECONOMIA
Gualtieri: guerra con Europa finita, ora Italia torni protagonista
Il neo ministro dell'economia intervistato da Repubblica: i temi sul tavolo sono gli investimenti verdi, lavoro e asili nido
"Gli scontri continui con l'Europa - spiega Gualtieri - i proclami sui social e le assenze ai tavoli negoziali sono finiti. Si apre una fase nuova in Italia e in Europa e noi intendiamo esserne protagonisti. Fino a un mese fa si discuteva di flat tax, minibot e procedura di infrazione. Oggi i temi sono investimenti verdi, lavoro e asili nido". Quanto al debito, "dobbiamo riportarlo su un percorso di riduzione". E per farlo è fondamentale rafforzare il contrasto all'evasione fiscale "anche grazie alla tecnologia", cosi' come e' opportuno battersi per politiche europee per la crescita.
Lei punta molto sugli investimenti, come pensa di sbloccarli? "Farli ripartire è una priorità assoluta, puntando a innovazione e infrastrutture e con un focus particolare sulla sostenibilita' ambientale e sociale". Investimenti in economia verde, natalita' e infrastrutture. Sono le stesse priorita' della nuova Commissione: e' un escamotage per ottenere maggiore flessibilita' sui conti a parte quella gia' prevista dalle regole? "Sosteniamo l'idea di un Green New Deal presente nel programma del governo e della Commissione fondato su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati. In questo quadro sarebbe opportuno che la quota di finanziamenti nazionali ricevesse un trattamento diverso da quello attuale e venisse scorporata dal calcolo del deficit strutturale". Come cambiera' l'atteggiamento del governo italiano nei confronti dell'Ue? "Il rapporto ambiguo e conflittuale della Lega con l'Europa ci e' costato carissimo per i miliardi bruciati in termini di interessi sul debito, minore fiducia e minori investimenti, ma anche per una riduzione del peso politico dell'Italia a Bruxelles. Credibilita', coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee". Correremo ancora il rischio di una procedura Ue sul debito come a dicembre e a giugno? "Quell'epoca si chiude. Noi ovviamente discuteremo con l'Europa, ci saranno dei negoziati. Ma per affermare il nostro interesse nazionale in modo efficace bisogna sempre inserirlo nel quadro dell'interesse comune dell'Unione. Insomma, questo governo si batte all'interno delle regole ma si impegna anche per modificarle e migliorarle".