POLITICA
La protesta
In piazza a Torino contro il sindaco Appendino e il no alla Tav
Centinaia di persone a Piazza Castello per la manifestazione "Torino dice basta" e per sostenere l'Alta velocità
Una manifestazione spontanea, nata dal tam tam dei social sull'onda emotiva del no del Consiglio comunale alla Torino-Lione. A protestare sono soprattutto semplici cittadini. "A casa a casa, non sono capaci", "la sindaca a Dubai, quando serve non c'è mai", sono altri slogan scanditi sotto la pioggia. In piazza anche esponenti del mondo produttivo e della politica. "La sindaca sta dimostrano di non ascoltare una città in difficoltà.
Presidente Amma in piazza: basta impedire sviluppo
"Sono molto preoccupato ed è straordinario che ci sia questa reazione della città, tutti qui perché 'Torino dice basta'. Qualcuno dovrà pur sentire e rispondere". Così Giorgio Marsiaj, presidente dell'Amma, l'associazione che rappresenta 600 aziende del settore meccanico e meccatronico che occupano oltre 50mila addetti. C'è anche lui in piazza Castello, alla prima delle manifestazioni annunciate per dire sì alla Tav e allo sviluppo. "Un argomento sentito. E' la città che si muove. Non si può dire no allo sviluppo".
Dopo il no del Consiglio comunale alla Torino-Lione, messo nero su bianco in un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle che chiede al governo di fermare ogni attività al cantiere di Chiomonte, "si sono mosse tutte le associazioni di categoria, insieme per la prima volta - sottolinea Marsiaj -. Questo vuol dire che è un argomento sentito". "Dobbiamo giocare tutte le carte. Non si può dire no alla Tav ma sì alla metro o alle buche delle strade riparate. Ci vuole tutto insieme ed è per questo che abbiamo deciso di mandare un messaggio forte" all'amministrazione comunale.
La petizione
Ha intanto superato le 43 mila adesioni, su Change.org, la petizione sì Tav promossa dall'ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, convinto sostenitore dell'opera sin dalla prima ora, e dall'ex ministro Francesco Forte.