Coronavirus
Dopo le 16 si apre il canale per i singoli cittadini
Inps, bonus 600 euro: 2 milioni di domande per 4,4 milioni di lavoratori
La Procura di Roma attende una denuncia per aprire un'indagine per il presunto hackeraggio. Il Garante della Privacy ha avviato un'istruttoria. Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico: "Mi scuso per le disfunzioni di ieri". Buffagni: entro 10 giorni primi soldi da Inps
Catalfo: risorse bastano per tutti
"Ci sono state delle difficoltà, è vero", ma "posso assicurarvi che stiamo lavorando senza sosta per onorare gli impegni che abbiamo preso con voi": lo ha scritto il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo, su Facebook dopo i problemi avuti dal sito dell'Inps che in due giorni, ha spiegato, "ha ricevuto due milioni di domande" per sussidi e Cig legati all'emergenza coronavirus. "Voglio chiarirlo nuovamente", ha insistito Catalfo, "le risorse che abbiamo stanziato sono sufficienti per tutti. Per chi deve prendere la cassa integrazione, per i lavoratori autonomi, per i professionisti". Le difficoltà si sono registrate "anche perché il nostro obiettivo, consapevoli del delicato momento che tanti cittadini e famiglie stanno attraversando a causa dell'emergenza Coronavirus, è sempre stato quello di garantire che tutti quelli che ne hanno diritto ricevano al più presto gli aiuti previsti dal decreto Cura Italia", ha spiegato.
Buffagni: entro 10 giorni primi soldi da Inps
"Quelli che hanno presentato la domanda sul sito dell'Inps le prime pratiche sono in lavorazione e nella prima decade del mese inizieranno ad arrivare i soldi". Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni, a Stasera Italia in onda su Rete 4.
Inps: sito funziona, entrate scaglionate
Il sito Inps oggi funziona con entrate scaglionate per patronati e consulenti dalle 8.00 alle 16.00 e per i cittadini dalle 16.00 alle 23.59. L'Inca Cgil, patronato del sindacato fa sapere che al momento non ci sono problemi di accesso ma arrivano invece segnalazioni di cittadini che non riescono a entrare in myinps o una volta entrati si trovano di nuovo davanti le schermate con le identità di altri utenti (gli stessi pubblicati ieri).
Tridico: "Mi scuso per disfunzioni di ieri"
"Oggi abbiamo recuperato le nostre performance, che sono molto buone, alle 17 avevamo ricevuto 1,5 milioni di domande, con un ritmo di 60-70 mila domande all'ora". Lo ha detto il presidente dell'Inps Pasquale Tridico su Sky, aggiungendo le sue scuse per il blocco di ieri: "Mi scuso davvero delle disfunzioni, ma abbiamo dovuto mettere in piedi in 10 giorni una nuova procedura, stiamo facendo uno sforzo enorme", ha detto, confermando anche l'attacco hacker "molto violento" di ieri, che è stato denunciato, ha detto. "Ieri abbiamo avuto problemi -ha ammesso Tridico - per un flusso enorme di utenti che si sono fiondati sul sito e alle 11,51 abbiamo subito attacchi molto violenti informatico. Non sono un tecnico ma l'attacco è stato di 30 gigabyte al secondo con pacchetti di 4 milioni" di accessi. Tridico ha segnalato che "all'Inps stiamo lavorando giorno e notte, le persone dormono lì e non fanno smart working ma smart housing, cioè vanno a casa solo per rifocillarsi". Tridico ha riferito che "la decisione di chiudere il sito ieri alle 12.30 è stata presa in autonomia per mettere in sicurezza i dati e per prudenza" e ha sottolineato che intanto procede l'attività ordinaria: "Abbiamo pagato 16 milioni di pensioni, la Naspi, la cig, 2,5 milioni di Redditi di cittadinanza e a ciò si è aggiunto il flusso enorme di ieri".
Barbagallo: tilt prevedibile, chiarire risorse
"Che il sito dell'Inps potesse andare in tilt per il sovraccarico di accessi era ipotizzabile. Proprio per questo sarebbe stato necessario, ma lo sarà anche per il futuro, mettere in campo, preventivamente, alcuni accorgimenti". Lo dichiara il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, secondo cui "innanzitutto, bisognava chiarire, senza ombra di dubbio, che le risorse erano e sono sufficienti a soddisfare tutte le richieste: la ministra Catalfo lo ha precisato stamattina, dovrà essere ribadito anche nei prossimi giorni". "Inoltre- aggiunge il leader Uil - sarebbe stato sufficiente stabilire un criterio alfabetico di presentazione delle domande per evitare l'intasamento in una sola giornata. Anche i grandi problemi informatici, insomma, potrebbero essere gestiti con il semplice buon senso".
Procura attende denuncia per presunto hackeraggio
La Procura di Roma al momento non ha aperto alcun fascicolo sulla vicenda Inps in relazione al presunto hackeraggio al portale dell'Istituto. I pm di piazzale Clodio, secondo quanto si apprende, prima di avviare formalmente un'indagine attendono una denuncia su quanto accaduto e un'informativa da parte degli investigatori. Ieri mattina il portale dell'Inps, nel giorno del click day per il bonus da 600 euro per gli autonomi, è andato in tilt costringendo anche alla sospensione temporanea della pagina. Prima del crash informatico, secondo quanto denunciato da più utenti, entrando con i propri dati nella pagina dedicata del sito per presentare la domanda di bonus, si veniva rinviati a un'altra pagina in cui figurano nominativi privati, insieme a una serie di informazioni strettamente personali di cui è in possesso l'Inps.
Garante Privacy avvia istruttoria
A seguito delle numerose segnalazioni pervenute e della notifica di data breach effettuata dall'INPS, in relazione alla violazione di dati personali che ha riguardato il suo sito istituzionale, il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un'istruttoria allo scopo di effettuare opportune verifiche e valutare l'adeguatezza delle contromisure adottate dall'Ente e gli interventi necessari a tutelare i diritti e le libertà degli interessati. Al fine di non amplificare i rischi per le persone i cui dati personali sono stati coinvolti nel data breach e non incorrere in possibili illeciti, spiega una nota, l'Autorità richiama l'attenzione sulla assoluta necessità che chiunque sia venuto a conoscenza di dati personali altrui non li utilizzi ed eviti di comunicarli a terzi o diffonderli, ad esempio sui canali social, rivolgendosi piuttosto allo stesso Garante per segnalare eventuali aspetti rilevanti.