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MONDO

Prime elezioni dopo l'abbandono degli Usa

L'Iraq in cerca di normalità: in fila ai seggi per eleggere il nuovo Parlamento

A Baghdad e in tutto il Paese urne "blindate": centinaia di migliaia di soldati e poliziotti schierati a guardia del voto. Al Maliki corre per il terzo mandato

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Urne aperte in Iraq per eleggere il nuovo Parlamento. Le votazioni sono cominciate alle 7 di mattina, ora locale, e finiranno alle 18. Sono 22 milioni gli elettori iracheni aventi diritto, chiamati a scegliere i rappresentanti per i 328 seggi in Parlamento. Centinaia di migliaia di soldati e poliziotti sono schierati a guardia delle sedi elettorali. Si tratta delle prime votazioni a livello nazionale dopo il ritiro degli Stati Uniti, nel 2011. Si prevede che a vincere la  maggior parte dei seggi sia una formazione politica sciita guidata da Nouri al-Maliki, primo ministro del Paese da otto anni. E' improbabile tuttavia che ottenga una maggioranza. Al-Maliki dovrà mettere insieme una coalizione per ottenere il terzo mandato. Nel centro di Baghdad, la polizia e l'esercito hanno stabilito posti di blocco a circa cinquecento metri di distanza, mentre pickup con mitragliatrici sul tetto perlustrano le strade.

La maggior parte della città sembra deserta e non c'è il traffico per il quale è nota la capitale. Molti negozi sono rimasti chiusi. Gli elettori vengono sottoposti a diverse perquisizioni prima di poter entrare nei seggi e le strade che portano alle sedi delle votazioni sono bloccate da camion della polizia e filo spinato.  
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