MONDO
Escalation di violenza in Israele
Medio Oriente, quattro morti palestinesi nel 'venerdì della collera'
Incendiata a Hebron la Tomba di Giuseppe, mentre continuano gli scontri fra le forze di sicurezza israeliane e manifestanti palestinesi in quella che da alcuni osservatori è stata definita la "terza Intifada"
In mattinata un altro palestinese era stato ucciso in Cisgiordania dopo avere pugnalato un soldato israeliano. Secondo quanto riferito dall'esercito israeliano, l'uomo - che indossava una pettorina da fotoreporter - ha pugnalato e ferito gravemente un soldato vicino la colonia di Kiryat Arba, non lontano da Hebron, in Cisgiordania. A sostegno di questa ricostruzione ci sono alcune immagini dell'incidente pubblicate su internet, la cui autenticità non è certa, che mostrano un uomo uomo con un abito giallo e una t-shirt con una scritta "press" sul petto. E in ospedale a Nablus è morto un quarto palestinese ferito in precedenza.
Incendiata la Tomba di Giuseppe a Nablus. La condanna dell'Onu
E intanto continuano le prese di posizione circa l'incendio innescato alla Tomba del Patriarca Giuseppe a Nablus, luogo sacro per gli ebrei, musulmani e cristiani, alle prime ore dell'alba. "Questo attacco costituisce una profanazione intollerabile. I luoghi santi, che siano cristiani, ebraici o musulmani, devono essere rispettati, senza condizioni". Questa la dura condanna del Patriarcato latino che, prosegue la nota, "ancora una volta, invita alla calma tutte le parti in causa. Un dialogo sincero e ragionevole, per trovare soluzioni giuste ed eque, basate sul principio dei due Stati, è più che mai necessario".
Il leader dell'Anp, Mahmud Abbas, ha ordinato di dare subito il via al ripristino del sito e ha nominato una commissione d'inchiesta immediata per indagare sull'incendio della Tomba. Abbas ha sottolineato di "respingere assolutamente queste azioni fuorilegge che offendono la nostra cultura, la nostra religione e la nostra morale".
Condanna dell'atto contro la Tomba del Patriarca è stata espressa anche dalle Nazioni Unite, il cui Consiglio di sicurezza è convocato in queste ore in riunione straordinaria per discutere dell'ondata di violenze tra israeliani e palestinesi. Secondo quanto riferito da diplomatici del Consiglio, l'incontro è stato richiesto dalla Giordania. Non è attesa alcuna risoluzione al termine, ma i quindici potrebbero lavorare ad una dichiarazione per sollecitare la fine delle violenze.
E circa la contesa dei luoghi santi c'è da registrare quanto riporta io sito online Ynet. i palestinesi si apprestano, la prossima settimana, a sottoporre al consiglio esecutivo dell'Unesco una nuova proposta per stabilire che il "Muro del pianto" è parte della moschea di al-Aqsa.