ECONOMIA
Ocse: bene Draghi
Istat, a gennaio 2021 Pil in aumento: +1% su dicembre
A gennaio 2021 si stima che l'indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dell'1,0% rispetto a dicembre mentre il trimestre novembre-gennaio registra flessione dell'1,7% rispetto ai tre mesi precedenti
L'indice destagionalizzato mensile mostra aumenti congiunturali sostenuti per i beni strumentali (+1,4%) e per quelli di consumo (+1,2%), più contenuto per i beni intermedi (+0,4%); viceversa, si osserva una diminuzione nel comparto dell'energia (-0,8%).
Corretto per gli effetti di calendario, a gennaio 2021 l'indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 2,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 19, contro 21 a gennaio 2020). Si registra un incremento tendenziale solo per i beni intermedi (+2,4%), mentre i restanti comparti mostrano flessioni, con un calo pronunciato per i beni di consumo (-8,6%) e meno marcato per gli altri aggregati (-1,8% per i beni strumentali e -0,9% per l'energia).
L'Istat sottolinea che ''è proseguita la fase di miglioramento della domanda e della produzione industriale globali a cui si è accompagnata la risalita delle quotazioni del brent. A fine anno, gli scambi internazionali di merci in volume hanno superato i livelli pre-covid''.
Negli ultimi tre mesi dello scorso anno in Italia il prodotto interno lordo ha segnato una flessione ''determinata dai contributi negativi sia della domanda interna sia di quella estera netta''. Il calo dei consumi delle famiglie ''è stato fortemente concentrato nelle spese per servizi e per alcune tipologie di beni, come ad esempio abbigliamento e calzature''.
A febbraio, l'inflazione ha registrato un nuovo aumento che secondo l'Istat è ''legato all'indebolimento del contributo deflativo dei beni energetici e a rincari moderati ma diffusi tra le principali componenti di fondo''.
Segnali positivi
''Le indicazioni per i prossimi mesi mostrano qualche elemento positivo''. Lo scrive l'Istat nel rapporto mensile sull'andamento dell'economia, nel capitolo dedicato al lavoro. L'Istituto di statistica rileva infatti che ''a febbraio le attese sull'occupazione segnalate dalle imprese evidenziano decisi miglioramenti diffusi tra i settori''.
Nello stesso mese anche l'indice del clima di fiducia dei consumatori ''ha registrato un lieve miglioramento sostenuto dalle componenti del clima economico e di quello futuro, mentre le attese sulla disoccupazione continuano a mostrare un'elevata volatilità, con un deciso rimbalzo rispetto a gennaio''.
Ocse rivede Pil in Italia e plaude Draghi
Riviste al ribasso le stime di crescita del prodotto interno lordo italiano da parte dell'Ocse. Nell'Interim Economic Outlook,l'organizzazione prevede che il Pil cresca del 4,1% nel 2021 dal 4,3% delle stime precedente e del 4% nel 2022 contro il 3,2% stimato in precedente. Nel quarto trimestre del 2021, il Pil italiano, dopo il tonfo all'8,9% nel 2020, sarà sotto di 4 punti percentuali circa rispetto alle proiezioni pre-Covid.
Le priorità elencate dal novo governo Draghi in Italia - vaccinazioni, Recovery plan, digitalizzazione e transizione verde - "sono esattamente quello che abbiamo raccomandato all'Italia per anni". Lo ha affermato la capo economista dell'Ocse, Laurence Boone, durante la conferenza stampa di presentazione di un aggiornamento di interim dell'Economic Outlook.
“Non c'è spazio per l'autocompiacimento. I vaccini devono essere distribuiti più velocemente e globalmente. Ciò richiederà una cooperazione e un coordinamento internazionali migliori di quanto abbiamo visto finora", ha detto il segretario generale dell'Ocse Angel Gurría.