CULTURA
In calo i consumatori che giudicano affidabile informazione economica dei media
Istat: sempre più italiani preparati sul Pil, meno sulla disoccupazione
Il mezzo più usato dagli italiani per informarsi, la tv, seguita da web e giornali, anche se registrano una leggera flessione. Aumentano invece i fruitori della radio
Nel 2016 si fa meno ricorso ai principali mezzi di informazione per conoscere i dati socio-economici del Paese rispetto al 2015. Calano le percentuali di coloro che si servono della televisione (78,4%, contro l'81,1% del 2015), delle informazioni trovate sul web (45,9%, contro il 48,8%) e dei giornali (44,1%, dal 46,7%), ma aumentano (dal 20,0% al 20,7%) i fruitori della radio. Altre fonti di informazione sono le discussioni con parenti e amici (10,6%), le pubblicazioni specializzate e scientifiche (6,2%) e i discorsi di personalità influenti del mondo politico ed economico (4,8%).
Analizzando le opinioni in base al genere, il piccolo schermo resta il mezzo di informazione più utilizzato dalle donne (80,7%, contro il 76% degli uomini) mentre il web è preferito dagli uomini (51,4% contro il 40,8% delle donne). Le donne e gli uomini si informano discutendo con parenti e amici quasi nella stessa misura (rispettivamente il 10,8% e il 10,4%), i discorsi di personalità influenti del mondo politico ed economico sono più seguiti dalle donne (5,2% contro il 4,5% degli uomini), mentre le pubblicazioni specializzate e scientifiche sono preferite dagli uomini (8,0% contro il 4,5% delle donne)
A livello territoriale, nel Mezzogiorno e nei piccoli comuni si registrano le percentuali più alte di quanti privilegiano la televisione (80,8% e 80,5% rispettivamente) e Internet (47,8% e 48,7%). L'utilizzo dei giornali come strumento di informazione sui dati economici prevale invece al Nord Ovest (48,7%) e nei comuni medio-grandi (48,5%).
Le discussioni con parenti e amici forniscono informazioni in misura maggiore al Centro (12%) e nei grandi comuni (17,7%) mentre i discorsi di personalità influenti del mondo politico ed economico, sono maggiormente seguiti nel Mezzogiorno (5,5%) e nei piccoli centri (5,9%). Infine, le pubblicazioni specializzate e scientifiche sono utilizzate prevalentemente dai residenti nel Mezzogiorno (7,4%) e nei grandi comuni (7,4%).