ECONOMIA
Istat
Trasporti aerei, passeggeri diminuiti dell'85% a marzo. Nel 2019 c'era stato un aumento del 4%
Il flusso dei passeggeri arrivati in Italia con voli internazionali nel corso del decennio 2009-2018 - sottolinea il Report Istat - presenta lo stesso andamento di quello dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi italiani.
Se la diffusione del Covid-19 ha fermato quasi completamente i trasporti, il comparto che ha subito il più forte impatto - spiega l'Istituto di statistica - è il trasporto aereo di passeggeri.
Benché i servizi per la mobilità delle persone e delle merci siano stati inclusi tra i settori e conomici e produttivi essenziali non sottoposti a sospensione delle attività, i provvedimenti di contenimento dell'epidemia assunti dalle Autorità nazionali e internazionali hanno di fatto ridotto le possibilità di volare, limitandole a ragioni di lavoro, di salute o di assoluta necessità, prevedendo restrizioni all'ingresso e all'uscita in diversi Paesi e stabilendo la chiusura di alcuni aeroporti.
I dati testimoniano la drammatica frenata del traffico passeggeri, un settore che per il 2020 a livello mondiale sembrava destinato a un'importante crescita e che invece è ora investito da una crisi globale".
"Crollo inevitabile. Il problema, ora, è come far ripartire il settore. L'Istat ci dice che turismo e trasporti sono fortemente connessi. Ecco perché, i due comparti vanno rilanciati insieme" afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.
Nel 2019, i passeggeri transitati nei 39 scali italiani monitorati da Assaeroporti sono stati 193 milioni, 7,4 milioni in più rispetto al 2018 (+4%), in linea con il trend positivo degli anni precedenti, anche se a un ritmo di crescita meno sostenuto (+5,9% nel 2018). Lo si legge nel Report Istat "Trasporto aereo e scenari" pubblicato oggi.