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Finanziamenti illeciti, Front National sotto inchiesta: altri guai per i Le Pen

Nel mirino della magistratura francese ci sono i finanziamenti per le presidenziali e legislative del 2012. A finire sotto accusa oltre alla presidente Marine Le Pen anche due dirigenti, suoi strettissimi collaboratori. Un'altra grana per il partito di estrema destra dove da giorni si consuma la faida interna tra padre (fondatore) e figlia, tra procedure di espulsione e botta e risposta a mezzo stampa. 

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Mentre si guadagna le prime pagine mondiali per lo psicodramma familiare della minacciata espulsione del padre da parte della figlia, il Front National finisce sotto accusa per finanziamento illecito. Al centro dell'inchiesta ci sono la presidente Marine Le Pen e due dei suoi più stretti collaboratori, David Rachline e Nicolas Bay. I fatti risalgono alla campagna elettorale del 2012 sia per le presidenziali che per le legislative. Lo anticipa Le Monde prima di uscire nel pomeriggio, come di consueto.

La faida familiare
La scorsa settimana Jean Marie Le Pen aveva parlato delle camere a casa come di "un dettaglio della Seconda Guerra Mondiale" - affermazione per cui aveva già subito una condanna - e aveva preso le difese storiche del maresciallo Pétain - del quale fu seguace - sulle colonne di un settimanale di estrema destra. La figlia Marine non l'aveva presa bene, per niente: impegnata da tempo nella chirurgia estetica del partito con cui vuole competere e vincere e rubando voti alla destra neogaullista di Sarko ha paventato un procedimento disciplinare e l'espulsione. "Mi difenderò e attacherò", ha assicurato il padre 86enne e fondatore del FN, accusando la figlia di "spararsi una pallottola su un piede" e di portare il partito alla distruzione. 
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