POLITICA
Riuniti i vertici al Nazareno
Legge elettorale alla direzione Pd Renzi chiede il sì al sistema tedesco
L'area orlandiana del Pd: elezioni subito? Un salto nel buio. E poi: proporzionale, ingovernabilità. Intanto Berlusconi si dice favorevole a limite all'8 per cento e Alfano: Ci uniremo ad altre forze. Incontro Pd-Forza Italia: ok finale Senato verso prima settimana di luglio
Matteo Renzi chiede il sì della direzione Pd al sistema tedesco
Matteo Renzi chiede il sì della direzione Pd al sistema tedesco, con l'impegno a chiudere entro la prima settimana di luglio perché "sennò poi non si fa più". Il segretario Pd lo ha detto parlando alla direzione del partito: "Non sono un entusiasta del sistema proporzionale con sbarramento al 5% ma sento la responsabilità di parlare alle prossime generazioni. E vi chiedo - con un ringraziamento a Ettore Rosato - di votare la relazione con il consenso del Pd per andare a accettare il sistema tedesco, con quella indicazione sulla data, vale a dire entro la prima settimana di luglio. Perché se non si fa entro la prima settimana di luglio poi non si fa più"
Incontro Pd-FI: ok finale al Senato a luglio
Intanto, sembra delinearsi un percorso parlamentare per l'iter della riforma. "Durante l'incontro tra il Partito democratico e Forza Italia in merito alla riforma della legge elettorale, i capigruppo Dem e 'azzurri', Rosato, Zanda, Brunetta e Romani, hanno concordato - certifica una nota del gruppo FI alla Camera - un calendario dei lavori per le prossime settimane". Dunque "domani, mercoledì 31 maggio, verrà presentato in commissione Affari costituzionali a Montecitorio il maxiemendamento Fiano al testo base; giovedì 1 giugno inizieranno le votazioni in Commissione; il nuovo testo base arriverà in Aula alla Camera lunedì 5 giugno, e qui verrà approvato nel più breve tempo possibile; il testo licenziato dalla Camera arriverà al Senato, dove la nuova legge elettorale verrà approvata in modo definitivo entro la prima settimana di luglio".
Gentiloni: governo nella pienezza dei suoi poteri
"Ribadisco che il governo si augura un'intesa sulla legge elettorale, ma che non abbiamo un ruolo da protagonisti. Confermo che il governo è nella pienezza dei suoi poteri e ha degli impegni che intende mantenere". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni in un incontro stampa con il primo ministro canadese Justin Trudeau.
31 senatori vicini a Orlando: voto subito, salto nel buio
Intanto oggi si registra un allarme da parte di 31 senatori di area ‘Orlandiana’ al Partito democratico: Un salto nel buio voto in autunno, dicono. Si rischia l’esercizio provvisorio di bilancio, sarebbe una grave responsabilità. Inoltre, nel merito della riforma elettorale, gli orlandiani del Pd ritengono che occorra scongiurare il proporzionale che produrrebbe instabilità e ingovernabilità. La direzione nazionale del Pd dovrebbe ascoltare le valutazioni dei gruppi di Camera e Senato del partito democratico prima di assumere decisioni sulla legge elettorale.
Berlusconi alzerei limite a 8%
"Alcuni giornali oggi sostengono che "Berlusconi è in disaccordo con il limite del 5 per cento" nella legge elettorale: "è esattamente il contrario, se fosse per me lo alzerei all'8 per cento". Così Silvio Berlusconi, parlando di legge elettorale mentre riceveva il premio 'Rosa Camunà a Palazzo Lombardia, dopo l'accordo raggiunto con Pd e M5S. Incalzato dai cronisti che gli chiedono se con "il sistema elettorale proporzionale ci sarà ancora il centrodestra", il Cavaliere ha risponde: "Certo, come no?" . E alla domanda: "Il centrodestra che ci sarà sulla scheda elettorale" taglia corto:" Con Salvini? "Certo, chi altri?". Berlusconi infine - ricordando che con Renzi si sono limitati a parlare di regole - spiega: "Mi sembra che si stia andando verso una legge elettorale condivisa, cosa che ho sempre auspicato, e verso un sistema proporzionale che è un sistema di giustizia". A difesa del modello tedesco si schiera anche il senatore grillino, Nicola Morra, che intervenendo a Rainews commenta: "è via uscita accettabiler, non la migliore".
Padoan: impulso politico per portare avanti il cambiamento
Preoccupazione - non per la possibile nuova legge elettorale, ma per un eventuale anticipo dell'appuntamento alle urne - è stata espressa dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Sotto cicli elettorali in Italia ma anche negli altri paesi è molto difficile fare cambiamenti" - spiega - parlando di riforme e di Europa ad un convegno a Roma. Il ministro, senza fare riferimento specifico alla situazione attuale dell'Italia, ha osservato come sia opportuno "pensare a meccanismi politici che permettano transizioni verso istituzioni più forti al netto dei cicli elettorali dove è difficile fare cambiamenti". "Abbiamo avuto dimostrazione che le crisi accelerino i cambiamenti, ma quindi - si è chiesto il ministro - dobbiamo sperare in un'altra crisi? No, dobbiamo avere l'impulso politico per portare avanti il cambiamento".
Mdp: Scotto, convergiamo su tedesco ma no liste bloccate
"Noi abbiamo sempre detto che le regole del gioco vanno scritte insieme, dopo anni in cui le leggi venivano scritte e usate come un randello della maggioranza contro le opposizioni. Oggi se siamo in questo pasticcio è per colpa di chi ha voluto imporre l'Italicum con tre voti di fiducia, facendoselo poi bocciare dalla Corte. Presenteremo un emendamento che ricalca il Mattarellum e poi convergeremo su questa proposta". Così nel corso di Omnibus il deputato di Mdp Arturo Scotto. "Per noi l'unico tema di rilievo è quello dei nominati: rischiamo di avere un parlamento con il 50% di nominati e per questo abbiamo avviato una petizione. Noi ci opporremo ai nominati e alla tendenza alle larghe intese, già emersa con il voto sui voucher".
Alfano: ci uniremo ad altre forze. Elezioni anticipate costeranno miliardi agli italiani
Il ministro defli esteri Angelino Alfano spiega che "il problema non è la soglia" e annuncia: "ci uniremo a altre forze". Poi l'affondo alla maggiore forza politica del Paese: "Non capisco la fretta del Pd di portare l'Italia al voto tre o quattro mesi prima in piena legge di stabilità - tuona il ministro degli esteri Angelino Alfano - rivolgo un appello al Pd pensino all'Italia e al danno che questa impazienza di rientrare al palazzo può fare all'economia".
Lupi: lo sbarramento al 5% per la legge elettorale è un errore
Tiepida la reazione del Nuovo Centrodestra all'accordo raggiunto tra Pd, M5S e Forza Italia sulla legge elettorale. "Lo sbarramento del 5% "è un errore, perché serve governabilità ma anche rappresentatività - attacca Lupi -. Se proprio vogliono votare subito, si prendano anche tutti insieme la responsabilità di farci rispettare le scadenze: legge di stabilità tutti insieme e così la nota di variazione al bilancio - sostiene il capogruppo alla Camera di Ap Maurizio Lupi in una intevista a 'La Repubblica' - Se c'è un accordo, lo si porti alle estreme conseguenze per tutto quel che serve". "Noi siamo sempre una forza responsabile. Abbiamo lavorato per anni per la stabilità del sistema, abbiamo rotto con Berlusconi per questo. L'accensione della miccia per provocare la crisi la lasciamo ad altri, non facciamo il gioco di chi, al contrario di noi, vuole andare al voto a settembre - conclude Lupi -. Allora dico l'esatto inverso: se tenete all'Italia, prima approviamo tutti insieme la legge di stabilità". "Nelle prossime ore si riunisce la direzione Pd, ascolteremo. Poi, nella nostra direzione, quella di Ap, giovedì, valuteremo il da farsi - spiega Lupi - Non minacciamo. Quanto alle dimissioni (dei ministri di Ap dal governo, ndr) non è un'ipotesi che stiamo valutando. Comunque abbiamo ancora due giorni per lavorarci".
Pedica: tramontata l'era dei partitini
L'era dei partitini è tramontata. I mini-leader se ne facciano una ragione. Non si può più tirare a campare. Ora bisogna pensare alla stabilita'". E' quanto afferma Stefano Pedica del Pd. "Non si può più perdere tempo dietro ai ricatti dei piccoli partiti - sottolinea Pedica -. C'è un Paese da governare".
Calderoli: trasformano pastore tedesco in cane lupo
Critico e sarcastico sulla proposta del Pd, il vicepresidente al Senato della Lega Nord Roberto Calderoli: "Il sistema tedesco funziona perchè in Germania ci sono i tedeschi, qui invece abbiamo gli italiani... Non vorrei che trasformassero un 'Pastore tedesco' in un 'cane lupo'". E prosegue: "Il matrimonio" tra Renzi e Berlusconi "è già scritto". La nuova legge elettorale "dovrebbe quindi chiamarsi 'Manzonellum', come I Promessi sposi, con Berlusconi nel ruolo di Lucia, visto che ha amore per il gentil sesso...". E avverte: "Non è comunque detto - ha osservato Calderoli - che anche con le larghe intese si possa arrivare ad una solida maggioranza".