Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/libia-aereo-abbattuto-sirte-Proseguono-raid-Usa-efcd27a7-19b3-4489-9d73-bfbfd267d90c.html | rainews/live/ | true
MONDO

Giro: sminatori italiani a Misurata dopo eventi 2011

Libia, perso controllo di aereo a Sirte. Isis: "Lo abbiamo abbattuto". Proseguono i raid Usa

Condividi
Gli Usa continuano a bombardare Sirte per spianare il terreno all'offensiva delle milizie libiche fedeli al governo del premier designato Fayez al Sarraj che stanno cercando di riprendere il controllo del mega palazzo delle conferenze Ouagadougou, base dell'Isis nella roccaforte jihadista.

Il viceministro degli Esteri Mario Giro intervenendo a SkyNews24 commenta la notizia della presenza di sminatori italiani in Libia, definendola "una non-storia". "Sappiamo già che ci sono militari italiani che aiutano a sminare a Misurata, lontano dal fronte, a seguito degli eventi bellici del 2011", ha detto Giro, ricordando che Misurata "venne circondata e bombardata per mesi dalle forze di Gheddafi". "Fa parte dell'assistenza tecnica. E' molto pompata questa storia, ma in realtà non c'è storia - ha rimarcato - stiamo aiutando a togliere le mine. Non stiamo combattendo".

Forze filo-Serraj conquistano l'università di Sirte
Intanto le forze fedeli al governo di concordia guidato dal premier Fayez al-Serraj hanno conquistato l'università di Sirte, roccaforte in Libia del sedicente Stato islamico. Lo riferiscono ad Aki-Adnkronos fonti a Misurata, precisando che le forze dell'operazione 'Al-Bunyan Al-Marsoos', fedeli a Serraj, hanno preso il controllo dell'intero campus, compresa la sede principale a "seguito di violenti scontri con Daesh", acronimo dell'Is in lingua araba.

Persi contatti con aereo. L'Isis: "Lo abbiamo abbattuto"
L'Isis attraverso la sua agenzia di stampa Amaq ha annunciato di "avere abbattuto un caccia di Fajr Libya sul cielo di Sirte" e di "avere ucciso il suo pilota.

​Poco prima  le forze dell'operazione militare Bunian al Marsus (edificio dalla fondamenta solide) fedeli del governo di accordo nazionale di Tripoli hanno, avevano annunciato di aver perso i contatti con un aereo da guerra libico a Sirte.

Attraverso un comunicato, l'ufficio stampa dell'operazione militare aveva riferito che "sono state perse le comunicazioni con un aereo dell'Aviazione libica", senza precisare ulteriori dettagli. Le milizie di Misurata, alleate del governo tripolino, sono in possesso di vecchi MiG di fabbricazione sovietica, spesso impiegati per effettuare rischiosi bombardamenti a bassa quota contro le postazioni dell'iSIS a Sirte.

Il premier libico, Fayez al-Serraj, ha assicurato di non aver bisogno di truppe straniere sul terreno, ma ricorda che "l'Isis è un'organizzazione pericolosissima" e che potrebbe infiltrare propri miliziani nei barconi che portano i migranti verso le coste italiane". "L'Isis 

Usa: 28 raid in otto giorni contro l'Isis
Gli Stati Uniti hanno compiuto un totale di 28 raid aerei a Sirte, roccaforte dell'Isis in Libia, in otto giorni: una media di oltre 3  bombardamenti al giorno dal primo all'8 agosto. E' quanto emerge dall'ultimo aggiornamento dell'operazione Odyssey Lightning pubblicato dal comando militare Usa per l'Africa (Africom). Lunedì, 8 agosto, un totale di otto raid Usa ha distrutto "una dozzina di postazioni nemiche e un camion". Sabato 6 agosto, invece, quattro bombardamenti hanno distrutto "cinque postazioni nemiche e una mitragliatrice pesante".

Domenica 7 agosto, secondo Africom, cinque raid hanno "colpito tre camion per rifornimenti, due lanciarazzi e una postazione dell'Isis". "Gli Stati Uniti sostengono la comunità internazionale a supporto del governo di accordo nazionale (di Tripoli) nei suoi sforzi per ripristinare la stabilità e la sicurezza in Libia. Queste azioni contribuiranno ad impedire che Daesh abbia un rifugio sicuro in Libia da cui potrebbe attaccare gli Stati Uniti e i nostri alleati", si legge nel comunicato. Secondo quanto annunciato lo scorso primo agosto da Africom, i raid sono effettuati da AV-8B Harrier decollati dalla nave d'assalto anfibia Uss Wasp nel Mar Mediterraneo.    

L'azione è  volta a preparare il terreno per l'offensiva delle milizie libiche fedeli al governo del premier designato Fayez al Sarraj che stanno cercando di riprendere il controllo del mega palazzo delle conferenze Ouagadougou, base dell'Isis a Sirte.

Tv libica: "L'Isis ammette in un video la sconfitta a Sirte"
La filiale libica dello Stato Islamico (Isis) avrebbe ammesso in una registrazione video la sconfitta a Sirte, sua roccaforte in Libia. L'ammissione dei jihadisti, riportata da siti e tv libiche, risalirebbe a due giorni fa, ma viene ripresa dai media locali all'indomani della liberazione da parte delle forze del governo di Accordo Nazionale del complesso di palazzi che ospita il quartier generale del Califfato in città e delle notizie sulla partecipazione di forze speciali Usa alle operazioni per la riconquista della città che ha dato i natali al defunto dittatore Muhammar Ghaddafi.

Secondo quanto riporta l'emittente 218tv.net, in una nuova registrazione video diffusa su siti jihadisti "si vede un uomo che minaccia quelli che definisce gli apostati in Libia e all'estero di tornare presto e con forza per nuovi attacchi in Sirte ed in altre città". Quindi, riferendosi alla battaglia in corso a Sirte, il jihadista afferma: "Quello che è successo è un arretramento e non una sconfitta, torneremo dopo che le forze del male in tutto il mondo si sono coalizzate per combatterci".

Sono numerosi i siti libici che mettono in risalto quanto dichiarato nel nuovo video anche se nessuno di questi pubblica il filmato  che sarebbe stato postato in rete due giorni fa. Tuttavia, "Media Centre Room Ly" che è l'ufficio media delle operazioni per la liberazione di Sirte che fa capo al governo d'Accordo Nazionale, pubblica sul suo account Twitter ufficiale come un trofeo di guerra" la fotografia di un pick-up, affermando che si tratta dell'"auto mostrata nell'ultimo video dell'Isis, poi sequestrata dalle nostre eroiche forze". 
Condividi