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POLITICA

"Noi giovani dell'Msi eravamo visti male dai Nar"

Mafia a Roma, Alemanno: "Mai conosciuto Carminati. Uscito dall'esperienza di sindaco più povero"

L'ex sindaco di Roma indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'inchiesta 'Mondo di Mezzo' spiega: "Se le accuse sono vere il mio errore è stato dare fiducia"

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"Non ho mai conosciuto Massimo Carminati". Si difende l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlando a 'Porta a Porta' dell'inchiesta 'Mondo di Mezzo' che lo vede indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso, insieme ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori quando era alla guida del Campidoglio. 

"Noi dell'MSI eravamo visti male dai Nar"
"Carminati ha avuto un percorso antagonista e diverso dal nostro del Fuan. Noi eravamo i giovani del Movimento Sociale Italiano ed eravamo visti male (dai Nar, ndr) - spiega Alemanno parlando della figura del terrorista nero considerato dalla procura ai vertici di quella che ora viene chiamata "Mafia capitale". "C'era una conflittualita forte. - aggiunge l'ex primo cittadino della Capitale - Io non ho mai conosciuto Carminati. Soprattutto in quella fase là". E conclude: "Sapevo che era un ex detenuto che aveva scontato la sua pena".

"Se accuse confermate hanno tradito"
Sui suoi collaboratori, alcuni dei quali già in carcere, Alemanno spiega: "Ho riposto fiducia in persone che, se le accuse fossero confermate, l'hanno tradita" e quindi "avrei commesso l'errore di dare fiducia a chi non l'ha rispettata". L'ex sindaco di Roma, a 'Porta a Porta', dice di essere "rimasto scosso dalle intercettazioni emerse: "Io ho dato fiducia a queste persone, se hanno tradito la mia fiducia io me ne faccio carico politicamente".

"Mia la responsabilità politica di averli nominati"
Riferendosi in particolare al suo ex capo segreteria, Antonio Lucarelli, all'ex ad di Ente Eur, Riccardo Mancini e all'ex ad di Ama, Franco Panzironi, Alemanno ha assicurato che "da loro mi sono sempre stati negati contatti strani o pericolosi, e questa cosa mi è stata assicurata anche quando uscì un articolo dell'Espresso sui legami fra Carminati e l'amministrazione capitolina". Tuttavia "questo non toglie la mia responsabilità politica di averli nominati" ha aggiunto l'ex sindaco e quindi "pagherò politicamente le conseguenze di cui mi farò carico". 

Criminalità organizzata? "Ho sempre lottato contro"
"Io - ha sottolineato Alemanno - ho una storia di lotta contro la criminalità organizzata e la mafia. Ho chiesto più volte al Prefetto, al Questore se c'era un problema di criminalità organizzata a Roma e mi hanno detto di no. E anche alla Procura, prima di Pignatone, mi hanno detto che non c'era questo problema. Quando è arrivato Pignatone mi ha detto invece di non saperlo". "Stento a credere - ha proseguito l'ex sindaco di Roma - che Franco Panzironi fosse a libro paga di criminali e comunque non accetto che i cinque anni della mia amministrazione vengano identificati con questi problemi".

"Uscito dall'esperienza di sindaco più povero di prima"
"Sono uscito dall'esperienza come sindaco di Roma più povero di prima" ha poi assicurato Alemanno durante la registrazione della puntata odierna di Porta a Porta. "Ho dovuto vendere una casa e fare un mutuo per rientrare delle spese per la campagna elettorale perchè il Pdl non mi ha aiutato", ha aggiunto l'ex primo cittadino attualmente indagato che si è autosospeso da tutte le sue cariche all'interno di Fratelli d'Italia, partito di cui faceva parte.
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