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ECONOMIA

Giorni decisivi

Manovra 2018: slitta approdo in Aula. Cambia la Web Tax

La Legge di Bilancio doveva arrivare in Aula martedì. Nuovo cambio per la Web Tax che passa dal 6% al 3%. Non colpirà l'e-commerce

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di Tiziana Di Giovannandrea E' slittato a mercoledì, a partire dalle 9,30, l'esame da parte dell'Aula di Montecitorio della manovra finanziaria 2018. L'inizio delle votazioni in Aula era inizialmente previsto per martedì ma i lavori della Commissione Bilancio sono andati un pò a rilento, nonostante il tour de force  compiuto e quindi la Commissione non riuscirà a concludere i lavori in serata.

L'inizio delle votazioni è previsto alle 14.00. A partire da quel momento il Governo potrà porre la questione di fiducia sulla Manovra. Potrebbero, però, esserci ulteriori rinvii all'inizio della discussione generale in quanto dipende da quando la Commissione licenzierà il testo.

Allo stato attuale la Web Tax cambia di nuovo. La tassazione dei proventi dei giganti del web passa dal 6% deciso dal Senato al 3% e non colpirà l'e-commerce. La tassazione scende ma l'abolizione del credito di imposta, previsto nella versione licenziata dal Senato, comporterà un gettito maggiore in quanto "con il 3% su base imponibile diversa incassiamo circa 190 milioni" ha spiegato Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio ed autore dell'apposito emendamento che incrementa il gettito da 112/114 milioni stimati (nella versione uscita dal Senato) ad appunto 190 milioni. 

Nell'adattamento Boccia l'imposta verrebbe prelevata "mediante l'applicazione di una ritenuta. Risultano di fatto esentati i soggetti prestatori che non superano il numero annuo di 3mila transazioni digitali".

Sono stati 12 gli emendamenti presentati dal relatore e presidente della Commissione Francesco Boccia. Oltre alla nuova versione della Web Tax,  c'è un 'pacchetto digitale' che contiene un intervento sul 'Fintech': prevista la modifica della tassazione dei proventi derivanti da prestiti erogati tramite  piattaforme di prestiti tra privati (Peer to Peer Lending) gestite da società finanziarie, autorizzate dalla Banca d'Italia. Godranno dell'aliquota del 26% e saranno parificati ai redditi da capitale. 

Inoltre è stata introdotta la modifica delle norme sulla spedizione postale dei pacchi con l'allargamento del servizio alla spedizione fino a 5 Kg, il vincolo per il Garante della Privacy a definire la normativa di tutela dei dati personali anche per il formato digitale.

Ottenuto dal governo, da parte di Alternativa Popolare, il rifinanziamento completo per il 2018 del bonus bébé e il quasi raddoppio delle detrazioni fiscali sul reddito per i figli a carico delle famiglie: la soglia passa da 2.800 euro a 4mila euro.

Sulla introduzione della Web Tax, Unimpresa lancia un grido di allarme. Secondo l'Unione Nazionale di Imprese la stretta fiscale dovuta alla Web Tax rischia di penalizzare le Pmi. Infatti Claudio Pucci, Vice presidente dell'associazione di imprese dichiara: "Attenzione ai pericoli di penalizzazione delle micro, piccole e medie imprese italiane con la Web Tax. E' una stretta fiscale che può colpire proprio le Pmi". Il suo ragionamento è il seguente: "Pur considerando opportuno un intervento sul versante della tassazione della nuova economia digitale, riteniamo doveroso sottolineare i rischi derivanti dall'introduzione di un meccanismo, quello previsto con la nuova Web Tax introdotta nel disegno di Legge di Bilancio, che può finire col tradursi in un autogol per l'economia del nostro Paese".



 
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