ECONOMIA
Conti pubblici
Manovra, Mattarella firma per la presentazione alle Camere
Dal 31 ottobre inizia l'esame del testo al Senato. Uno dei nodi cruciali è quello delle pensioni con il contestato innalzamento automatico dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019
Il testo arriverà in Senato, con una settimana di slittamento rispetto ai tempi previsti, martedì 31 ottobre alle 17. Il presidente Pietro Grasso, quindi, aprirà ufficialmente la sessione di bilancio di Palazzo Madama ed entro la stessa giornata l'Italia dovrà rispondere alla richieste di chiarimenti da parte della Commissione Ue sull'aggiustamento dei conti pubblici 2017 e 2018. Il Mef ha subito fatto sapere, dopo l'arrivo della lettera di richiesta chiarimenti da Bruxelles, che si tratta di un passaggio normale quando c'è l'esigenza di ulteriori elementi per la valutazione dei bilanci e che la Commissione ha già riconosciuto la validità del 'sentiero stretto' del Ministro Pier Carlo Padoan. I chiarimenti che il ministro dell'Economia fornirà, si è sottolineato al Mef nei giorni scorsi, dimostreranno che l'Italia è nel pieno delle regole europee.
In Senato la relatrice al Testo della manovra è Magda Zanoni del Partito democratico, pertanto l'iter della Legge di Bilancio sta per entrare nel vivo.
Nella settimana dal 6 al 10 l'Aula di Palazzo Madama non sarà convocata perché c'è l'esame in Commissione Bilancio del Decreto Fiscale collegato, che ha già iniziato il suo iter , e della manovra. Il termine per la presentazione degli emendamenti al Decreto fiscale resta confermato martedì 31 alle 15, mentre le proposte di modifica alla Manovra dovranno essere depositate entro venerdì 10 alle 12.
I margini di modifica alla Legge di Bilancio, come spiegano a Palazzo Madama, sono limitati poiché la manovra, che mobilita risorse per oltre 20 miliardi per il 2018, è bloccata dalla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia, su cui il governo italiano si è impegnato nei confronti della Commissione europea, e che valgono da sole 15,7 miliardi il prossimo anno.
I capitoli prioritari su cui si concentrerà l'esame parlamentare sono diversi: oltre alla decontribuzione per i nuovi assunti, il rinnovo dei contratti degli statali, gli investimenti, gli enti locali e le province e le misure per la povertà. La revisione graduale del superticket sanitario da 10 euro, su cui il governo si è impegnato arriverà probabilmente attraverso un emendamento. In Senato si punta inoltre a rafforzare il capitolo incentivi e in particolare l'ecobonus.
C'è poi il nodo delle pensioni. Il Governo dovrà emanare entro la fine dell'anno il decreto per fissare la nuova soglia dell'età di uscita dal lavoro a 67 anni dal 2019. I sindacati hanno già protestato vibratamente alla notizia dell'innalzamento automatico dell'età pensionabile e continuerano a farlo per bloccare l'introduzione dell'automatismo.
Quanto al Decreto fiscale, che contiene parte delle coperture della legge di bilancio, tra i temi oggetto di possibile modifica parlamentare rientra anche la soluzione per fermare la fatturazione delle bollette ogni 28 giorni.