ECONOMIA
Buchiamo le bolle e costruiamo ponti
Lucy P. Marcus è fondatrice e CEO di Marcus Venture Consulting, Ltd., è docente di Leadership e Governance alla IE Business School, e membro del consiglio di amministrazione di Atlantia SpA.
La sala di un consiglio di amministrazione è troppo spesso vista dall’esterno come una specie di bolla dove figure senza volto prendono decisioni che influenzano migliaia di vite. Queste segrete stanze sono percepite come luoghi dove vengono distribuiti ricchi bonus per i dirigenti apicali, e dove logiche di scambio e reti di relazioni si rivelano più importanti del merito e del duro lavoro. Con la gente fuori dalla torre d’avorio che sempre di più chiede che chi è all’interno debba rendere conto del proprio operato, è sempre più importante per il successo di una azienda aprire canali di comunicazione.
Questo cambiamento avverrà quando gli alti dirigenti capiranno che non possono più permettersi di ignorare le critiche con un atteggiamento sprezzante del tipo – voi non potete capire. Quando Jamie Dimon, CEo di JPMorgan Chase, disse che secondo lui la senatrice democratica Elizabeth Warren “non capiva pienamente il sistema finanziario globale” ha fatto infuriare tantissima gente, dimostrando un atteggiamento di arrogante condiscendenza. Le sue parole hanno alimentato la sensazione che gli amministratori delegati sono irraggiungibili, o incapaci di rispondere alle domande imbarazzanti in modo sincero. Anche Warren Buffet, uno degli investitori più rispettati d’America, ha sicuramente sbagliato quando ha detto che la Warren “farebbe sicuramente meglio se fosse meno arrabbiata e demonizzasse di meno l’interlocutore”.
Nell’assenza di un vero dialogo su temi come le differenze salariali, la responsabilità sociale delle imprese e la privacy e con una cultura dei bonus che non sembra offrire gli incentivi corretti per il duro lavoro e la giusta punizione per i fallimenti, preoccupazioni e sfiducia non potranno che aumentare. La mancanza di trasparenza, l’assenza di chiarezza e la povertà di risposte alimentano la percezione che le compagnie sono troppo spesso impegnate in accordi sottobanco e non si può dare loro fiducia. La cosa peggiore è che questa incomunicabilità non consente a chi siede nel consiglio di amministrazione e a chi siede in cucina di comprendere che stanno parlando degli stessi problemi e che condividono lo stesso destino, e hanno lo stesso desiderio di risolvere i problemi.
Gli amministratori e i consiglieri di amministrazione devono pensare a quelli con cui interagiscono come persone con cui parlare piuttosto che persone a cui parlare. I leader che sanno parlare sono bravi; ma quelli che sanno ascoltare sono migliori. I dirigenti aziendali devono capire che, se non riescono a spiegare le loro decisioni in modo che i regolatori, gli azionisti, i lavoratori e i consumatori possano capire, sono loro – non le persone con cui stanno parlando – il problema.
Quando gli investitori attivisti* iniziano a prendere di mira una compagnia, l’istinto del consiglio di amministrazione non dovrebbe essere quello di chiudersi a riccio e di scatenare schiere di consulenti per dare battaglia. Piuttosto, i cda e i dirigenti dovrebbero chiedersi perché la loro azienda è divenuta un bersaglio e se ci sono preoccupazioni legittime cui rispondere e da affrontare.
Le Assemblee generali annuali forniscono una opportunità ideale per alzarsi in piedi e fare domande scomode – una opportunità che gli azionisti e i membri della comunità non dovrebbero sprecare.
Durante l’ultimo raduno annuale di Yahoo! il board è stato bersagliato da una serie di domande; ma, con l’eccezione di un paio di questioni riguardo ad Alibaba, poche domande affrontavano le reali sfide che l’azienda ha di fronte. La CEO Marissa Mayer si è sentita fare domande del tipo: “perché l’icona “sottolinea” è stata rimossa del menù di formattazione in Yahoo! Mail? E perché c’è così tanto spam in Yahoo! Finance? Se grandi compagnie come Yahoo! Vogliono trarre profitto da occasioni come queste gli individui e gli investitori istituzionali devono fare sul serio, fare le domande giuste e scomode davanti a tutti nei forum aperti che sono le assemblee generali invece di sussurrare i loro dubbi a porte chiuse.
Perché la conversazione sia veramente efficace, tuttavia, deve continuare, tra un meeting annuale e l’altro. I leader aziendali più intelligenti sfruttano tutte le occasioni per avere scambi di idee con gli altri e raccogliere preoccupazioni. Bisogna buttare giù i silos e far scoppiare le bolle costruendo dei ponti al loro posto. I dirigenti di successo di domani saranno quelli che sfruttano tutte le opportunità per creare vere conversazioni e trarre dagli altri ogni brandello di conoscenza possibile.
*gli investitori attivisti sono quelli che cercano di assumere in maniera aggressiva il controllo di una azienda dall’esterno con un investimento relativamente piccolo ma convincendo gli altri azionisti che il management è inadeguato e che un diverso piano industriale può creare maggiore valore (Ndt).