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POLITICA

Dossier del Viminale

Migranti. Con nuova legge protezione umanitaria resta ma definita. Sprar verrà 'ottimizzato'

Il ministero dell'Interno ricorda che "ad oggi sono state accolte più di 140.000 persone e sono in trattazione circa 110.000 domande di asilo". Salvini: con nuove norme "non cambia nulla". Critiche le opposizioni. Martina: "Va superata la Bossi-Fini e abrogato il decreto Salvini che produrrà 100mila irregolari in due anni". Oggi ricorre la giornata internazionale dei diritti dei migranti

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Con le nuove norme sui migranti la protezione umanitaria non è stata "abolita", "continua ad esistere ma viene ora concessa in presenza di ben definite circostanze", mentre "in passato veniva riconosciuta sulla base della generica previsione di 'seri motivi di carattere umanitario' dai contorni indefiniti". Lo si legge in un dossier del Viminale, secondo cui "l'ampia discrezionalità, insieme ad una interpretazione estensiva della giurisprudenza, aveva portato ad una applicazione così eterogenea che contrastava addirittura con la stessa ratio giuridica della tutela". E "nel tempo si era così determinata una situazione paradossale: un altissimo numero di permessi di soggiorno per cosiddetti motivi umanitari, comprensivi delle più svariate ipotesi, che comunque non hanno portato all'inclusione sociale e lavorativa dello straniero".

140 mila accolti, 110 mila richieste asilo
"Nonostante l'attuale riduzione dei flussi (oggi -80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), è significativo il numero di immigrati che insiste nel nostro territorio, sia per l'elevato numero di sbarchi del passato che per la prolungata presenza di richiedenti asilo, con un forte impatto sui territori. Ad oggi sono accolte più di 140.000 persone e sono in trattazione circa 110.000 domande di asilo", si legge nel dossier.

Sprar "ottimizzato" continua ad esistere
Il sistema Sprar resta ma verrà ottimizzato" si legge ancora nel dossier. "I cambiamenti oggi previsti - si legge nel documento - si inquadrano nell'ambito di una rivisitazione complessiva del sistema di accoglienza, in un'ottica di ottimizzazione e di razionalizzazione dei servizi da assicurare ai richiedenti asilo, riservando le attività di integrazione e di inclusione sociale ai soli beneficiari di protezione internazionale".

Oltre a questi ultimi, "sono state individuate alcune categorie di stranieri che, in ragione delle specifiche necessità, vi possono comunque accedere", per esempio "chi deve essere sottoposto a urgenti o indispensabili cure mediche, chi risulta vittima di tratta, di violenza domestica, di grave sfruttamento lavorativo, chi non può rientrare nel proprio Paese a causa di calamità o chi ha compiuto atti di particolare valore civile, oltre che i minori stranieri non accompagnati per i quali vengono riservati percorsi dedicati in ragione della loro condizione".

"Le modifiche introdotte - afferma il Viminale - sono peraltro in linea con le raccomandazioni formulate dalla Corte dei Conti" per evitare che "l'accesso indiscriminato" crei "oneri gravosi a carico dello Stato". 

Le nuove norme introdotte in materia di immigrazione che rappresentano "un importante tassello di una più ampia riforma della gestione del fenomeno migratorio, in un'ottica di rinnovato approccio alle evidenti criticità di questi ultimi anni caratterizzati dai consistenti arrivi" - si legge nel dossier - accompagnano  "a livello interno" "la strategia attuata a livello internazionale, sempre nel rispetto delle garanzie riconosciute dalla nostra Costituzione e dalle tutele europee".

Salvini: con la nuova legge non cambia nulla
"Con la nuova legge non cambia nulla. Mette soltanto delle regole". Così il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ieri ha replicato alle critiche al decreto immigrazione (convertito in legge il 1 dicembre). E porta un esempio: "Ho letto che dai centri uscivano bambini, donne incinte e anziane. Balle". 

Le critiche alla nuova legge
Molte le polemiche  - sollevate in queste settimane - dalla nuova legge. Preoccupazione e molte perplessità sono state espresse da associazioni che lavorano al fianco dei migranti, da esponenti della chiesa e dalle forze politiche di opposizione. Il segretario uscente del Pd, Maurizio Martina, ha lanciato delle richieste precise: "Superare la Bossi-Fini, abrogare il decreto Salvini che produrrà 100mila irregolari in due anni, definire un Testo unico per l'immigrazione per avere un unico punto di riferimento normativo che affronti insieme il diritto d'asilo, le regole per un sistema dell'accoglienza integrata per l'autonomia, i ricongiungimenti famigliari e lo ius soli/ius culturae".  

Mattarella: "Non si può garantire sicurezza se non si rispettano i diritti umani"
Il Presidente della Repubblica è tornato ieri sulla questione migranti e ha ribadito nel discorso di fine anno al corpo diplomatico al Quirinale: "Non si può garantire sicurezza alle popolazioni se non se ne rispettano i diritti umani". Preoccupazione per la nuova legge è stata espressa dalle forze di opposizione. 

Cgil, Cisl e Uil: "Dare centralità ai diritti umani"
Oggi ricorre la Giornata internazionale del migrante. I tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil - in una nota - sottolineano come rappresenti  "un'ulteriore occasione di riflessione sulla governance del fenomeno migratorio che riteniamo sia necessario affrontare proponendo necessarie politiche di integrazione ed inclusione sociale e il rispetto dei diritti umani ponendo al centro l'individuo e il lavoro, combattendo gli abusi e lo sfruttamento dei lavoratori immigrati". 

E proseguono: "Quest'anno la Giornata internazionale dei migranti coincide con i settant'anni della Dichiarazione universale dei diritti umani dell'Onu. I principi enunciati di uguaglianza, liberta', dignita' di tutti gli individui, il diritto al lavoro, all'istruzione indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua e opinione politica, contenuti in esso, costituiscono valori fondanti per la costruzione di un percorso civile di convivenza sociale tra diverse culture, in linea anche con i principi contenuti nella Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie del 1990, purtroppo mai ratificata da uno Stato membro della Ue". 

La Giornata Nazionale del Migrante è una ricorrenza nata 18 anni fa, quando l’Assemblea generale delle Nazioni unite approvò la Convenzione Internazionale per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. Migranti di tutti i tipi: chi si sposta per lavoro, chi per questioni ambientali, chi per questioni sociale. Chi scappa e chi si allontana. 
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