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ECONOMIA

Sanzioni talvolta sono persuasive, cerchiamo di evitarle

​Moscovici, per l'Italia possibili misure correttive

Arriva da Lisbona l'avvertimento del commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici. Spread in altalena. Salvini: aumenta per convenienza di qualcuno; replica Zingaretti: creditori non si fidano

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"Una cosa dev'essere chiara: se un paese, ad un certo punto, è totalmente fuori dalle regole, non compatibile con le regole, le sanzioni ci sono". L'avvertimento, a proposito dei conti pubblici italiani, arriva dal Commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici. Che parlando a Lisbona - secondo quanto riportato dalla Bloomberg – ha anticipato un carteggio con il governo italiano "su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste". Moscovici ha aggiunto che le sanzioni "sono principalmente dissuasive, ma possono essere anche persuasive. Cerchiamo di evitarlo".
 
“Non prediligo strada sanzioni a Italia” 
"Avrò uno scambio di vedute con il governo italiano su misure aggiuntive che potrebbero essere richieste per essere in linea con le regole" ma "non prediligo le sanzioni". Così Moscovici, durante un discorso riportato da Bloomberg. È abbastanza probabile che avremo uno scambio di lettere", ha detto Moscovici.

Domani conti Italia sul tavolo della Commissione Ue
I conti dell'Italia saranno domani sul tavolo della Commissione Ue per un dibattito di orientamento sui prossimi passi da compiere nei confronti di Roma. Questa l'indicazione raccolta da fonti europee. Secondo Bruxelles, tra il 2018 e il 2019 ci sarebbe stato uno scostamento finale dello 0,7% (circa 11 miliardi) rispetto agli obiettivi Ue. E questo a fronte di una richiesta di riduzione del deficit strutturale di 0,6 avanzata a maggio scorso dalla Commissione e di una promessa di taglio dello 0,3% fatta dall'Italia.

Salvini: spread aumenta per convenienza di qualcuno
"Lo spread aumenta perché qualcuno ha convenienza che gli italiani siano vincolati a vecchie regole". Così Matteo Salvini, durante una diretta Facebook. Salvini attacca poi il Pd: "Lanciano l'allarme spread, come se il voto degli italiani di domenica non fosse libero, come se chi ha votato Lega volesse lo spread". Dopo una giornata in altalena, lo spread ha chiuso a 284.

Replica Zingaretti: creditori non si fidano
"Salvini sbagli, lo spread aumenta perché chi ci presta i soldi non si fida di questo governo di chiacchiere. Chi ne fa le spese? Gli italiani". Così su Twitter il segretario Pd Nicola Zingaretti risponde al vicepremier della Lega.
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