ECONOMIA
Protesta in strada
Napoli, operai Whirlpool bloccano quartiere Gianturco
Lettera ai dipendenti: cessate tutte le attività produttive dal 1 novembre, retribuzioni fino a dicembre. Il governo aveva comunicato ai sindacati la decisione irremovibile della casa madre
La protesta arriva dopo che l'Ad di Whirlpool in Italia, La Morgia, "conferma che non ci sono margini per continuare la produzione a Napoli", come riferisce il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli durante il tavolo con i sindacati. In una lettera, l'azienda comunica ai dipendenti "la cessazione di tutte le attività produttive".
La protesta è pacifica, da quanto si apprende dai carabinieri. Gli operai si sono riversati in strada, dopo un consiglio di fabbrica durante il quale è stata discussa la decisione dell'azienda di chiudere l'impianto.
La lettera ai dipendenti
Dal primo novembre stop alla produzione nello stabilimento Whirlpool di Napoli. Lo ha comunicato ufficialmente l'azienda, con una lettera ai dipendenti in cui si spiega che da quel momento i lavoratori "saranno esentati dal rendere la propria prestazione lavorativa presso il sito, fermo restando il mantenimento del rapporto di lavoro in essere".
"La piena retribuzione sarà pagata - si precisa - fino al 31 dicembre 2020 con riserva di ulteriori valutazioni successive a tale data". Il premier Giuseppe Conte, al tavolo con i sindacati su Whirlpool, ha detto di aver fatto di tutto per convincere la proprietà ma l'azienda, ha spiegato, non vede prospettive e non riesce a rendere competitivo il sito di Napoli. Una chiusura inaccettabile per i sindacati, secondo cui serve maggior impegno da parte del governo.