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Coronavirus

L'epidemia negli Usa

Coronavirus: Trump valuta la quarantena per tre Stati, Cuomo: "Sarebbe il caos"

Il governatore dello Stato di New York rimanda il voto al 23 giugno, mentre il picco dell'epidemia, afferma, arriverà tra 14-21 giorni. Il Nyt: "L'attuale tasso di crescita di New York è di poco superiore al 30%. La sua curva rimane piuttosto ripida e la malattia continua a diffondersi rapidamente in tutta la regione". Trump valuta quarantena in tre stati

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Il presidente americano, Donald Trump, valuta l'istituzione della quarantena per tre stati americani, considerati focolai della pandemia di Covid-19. Si tratta di New York, New Jersey e il Connecticut. Lo ha dichiarato ai giornalisti fuori dalla Casa Bianca, aggiungendo che non avrebbe intenzione di far chiudere la metropolitana di New York. "Sarebbe per un periodo breve di tempo", in alcune parti dei tre stati, ha detto il presidente, ed ha precisato: "Ne parlerò con il governatore" Andrew Cuomo.

"Se fosse imposta una quarantena allo Stato di New York sarebbe il caos". Da parte del governo Usa sarebbe "una dichiarazione di guerra agli Stati, una dichiarazione di guerra federale", replica il governatore Cuomo. Sarebbe una decisione "anti-americana", aggiunge.

In precedenza, Cuomo aveva annunciato il rinvio delle primarie presidenziali previste il 28 aprile. Il voto slitta al 23 giugno: "Non è sicuro far radunare tanta gente", spiega Cuomo annunciando la decisione.

Il picco di contagi da coronavirus a New York arriverà fra 14-21 giorni, afferma  il governatore, secondo il quale a quel momento serviranno 140mila posti letti negli ospedali della città. Intervenuto nell'ormai consueta conferenza stampa giornaliera sulla situazione coronavirus, Cuomo ha sottolineato che il reperimento di respiratori rimane la massima priorità. Il numero di casi a New York è salito a 52.318, i morti a 728, ha detto Cuomo. 

New York peggio di Wuhan
Se il tasso di crescita dei casi di coronavirus nell'area metropolitana di New York continuasse così, la Grande mela sarà un focolaio più grave di quelli verificatisi a Wuhan, in Cina o nella regione della Lombardia in Italia. E' l'allarme che lancia il New York Times basandosi sulle tendenze della progressione del contagio. "Naturalmente non vi è alcuna garanzia che le tendenze attuali continueranno. Quello che è successo finora non può essere usato per prevedere cosa accadrà in futuro. E' possibile che il distanziamento sociale rallenti o arresti presto la crescita dei casi", precisa il quotidiano di New York. "Ma ciò che si può dire - continua - è che l'area metropolitana di New York ha avuto meno successo nell'appiattire la curva, a questo punto dell'epidemia, rispetto a Wuhan o alla regione Lombardia nello stesso punto della loro. E alcune altre aree metropolitane americane sembrano seguire un percorso simile".   
 
"Nelle prime fasi di un focolaio, le dimensioni della popolazione non contano: una persona contagiata probabilmente contagerà alcune persone, indipendentemente dal fatto che viva in un'area metropolitana di 100 mila di abitanti o in una di 10 milioni. Ma con il progredire di un'epidemia, il numero di casi pro capite può fornire una buona misura della prevalenza del coronavirus in una comunità".
 
"Le misurazioni pro capite - si legge ancora sul quotidiano Usa - danno anche un'idea di quanto sia diventato teso il sistema sanitario di una comunità, poiché i luoghi più grandi tendono ad avere più risorse sanitarie".    
 
Le tabelle del Nyt includono i numeri che arrivano da Lombardia e Wuhan per fornire un punto di riferimento per le aree metropolitane negli Stati Uniti. I confronti sono illustrativi, ma non esatti. I contagi dei due focolai, sottolinea il quotidiano, si protraggono più a lungo, il che significa che i loro numeri di casi sono ripartiti su più tempo. Nella maggior parte degli Stati Uniti, i casi provengono solo dall'ultimo mese. Per valutare il possibile futuro dell'epidemia, vengono esaminati non solo il numero di casi, ma anche la velocità con cui aumentano. L'attuale tasso di crescita di New York è di poco superiore al 30%, il che suggerisce che la sua curva rimane piuttosto ripida e che la malattia continua a diffondersi rapidamente in tutta la regione. In altri luoghi, come Baton Rouge, Los Angeles, il tasso di crescita è elevato, ma il numero di casi è ancora basso. Ciò significa che la comunità potrebbe ancora avere il tempo di appiattire la sua curva prima che l'epidemia si diffonda. Ma le comunità con molti casi e un alto tasso di crescita sono sulla buona strada per avere un problema serio. Un alto tasso di crescita in aggiunta a un gran numero di casi significa che un numero ancora maggiore di persone è sulla buona strada per essere contagiato.

Altre 453 vittime nelle ultime 24 ore, totale a 1.891
E continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime causate dalla pandemia di Covid-19. Nelle ultime ore, hanno perso la vita altre 453 persone nel Paese, portando il totale dei morti a 1.891. I positivi sono 115.547. E dopo New York,  adesso il timore è per il resto degli Stati. Nella contea di Los Angeles, scrive Cnn, i casi sono più che triplicati in sei giorni e le autorità sanitarie paventano il rischio che i contagi possano raddoppiare ogni 4 giorni per le prossime due o tre settimane. 

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