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MONDO

Iraq

Picconi e bulldozer, così l'Isis ha distrutto l'antica città di Nimrud

Situato a sud di Mosul, il sito risale all'epoca degli Assiri. Lo Stato islamico ne ha documentato lo scempio dopo averlo in precedenza annunciato in Rete

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Un video pubblicato online dall'Isis mostra la distruzione di parti del sito archeologico di Nimrud, nel nord dell'Iraq. Nelle sequenze, i miliziani fanno scempio di statue e bassorilievi a colpi di piccone e frese. Poi entra in azione un bulldozer e una carica sbriciola un sito. La notizia, diffusa a marzo, non aveva ancora trovato conferme. La notizia della distruzione dei siti di Nimrud era stata diffusa a inizio marzo dal ministero iracheno del Turismo e delle Antichità, che con un post sulla sua pagina Facebook affermava che l'Isis aveva "raso al suolo" con dei bulldozer l'antico sito archeologico assiro.

La prova video
L'Unesco aveva bollato la distruzione come "un crimine di guerra" e la direttrice generale, Irina Bokova, aveva fatto "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbari". Successivamente, però, i ricercatori incaricati di verificare lo scempio avevano detto di non poterlo confermare, sulla base delle immagini satellitari. Nimrud, la biblica Calah, è un sito assiro che si trova a sud di Mosul, seconda città irachena identificata come l'antica Ninive, sotto il contro dei miliziani dal giugno scorso sulle sponde del Tigri. Nimrud fu fondata dal re Shalmaneser e divenne capitale dell'impero assiro sotto Assurbanipal II arrivando ad avere centomila abitanti.
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