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ECONOMIA

Pesa incertezza su politiche

Ocse: stima pil Italia 2018 in calo da +1,4% a +1,2%. Inps: +9,4% domande disoccupazione

Tassi interesse più alti e nodi lavoro trattengono consumi

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La crescita italiana dovrebbe calare all'1,2% nel 2018, contro la stima di maggio dell'1,4%. Per il 2019 invece rimane invariata all'1,1%. È quanto si legge nelle previsioni intermedie dell'Ocse, l'organismo per lo sviluppo e la cooperazione economica, diffuse oggi a Parigi.

La prospettiva di una "crescita più moderata è probabile in Italia, con incertezze rispetto alla scelta delle politiche. Tassi di interesse più alti, e rallentamento della creazione di posti di lavoro trattengono i consumi" scrive l'Ocse nell'Interim Economic Outlook.

"I rischi politici potrebbero impedire all'Europa di prosperare": afferma l'Ocse attraverso Laurence Boone. Tra l'altro, "dieci anni dopo la crisi, rischi finanziari si accumulano nuovamente", avverte l'organismo internazionale con sede a Parigi. 

"Pesanti incertezze pesano sulla crescita mondiale".Per l'organismo internazionale, la crescita mondiale dovrebbe raggiungere il limite massimo del 3,7% nel 2018 e nel 2019. "Il mercato del lavoro - spiega l'organismo - si è ripreso, ma restano risorse inutilizzate e l'aumento dei salari delude. Inoltre, afferma l'Ocse, "l'escalation delle restrizioni commerciali rischia di colpire l'occupazione e le condizioni divita" e la stretta  sulle "condizioni finanziarie accresce le tensioni in molte economie emergenti". 

Ocse a Italia, non disfare riforma Fornero
"Quando parliamo di riforma delle pensioni, penso sia importante non disfare la riforma Fornero": lo ha detto la capoeconomista dell'Ocse, Laurence Boone, rispondendo a una domanda sull'Italia durante la presentazione dell'Interim Economic Outlook a Parigi. "Se si tratta di ridurre l'età  pensionabile - ha affermato - sappiamo che questo non crea occupazione, non sono i giovani che rimpiazzano gli anziani". 

"All'Italia lanciamo un messaggio molto semplice: molte riforme sono state fatte dal precedente governo. È vitale che queste riforme continuino" perché l'Italia deve "andare avanti sul cammino della crescita": ha detto Laurence Boone che lancia un appello all'Italia affinché "non disfi tutte le buone riforme fatte del precedente governo, che conosciamo e di cui abbiamo tante volte parlato". 

Inps: a luglio 279.836 domande disoccupazione
Le domande di disoccupazione presentate all'Inps a luglio sono state 279.836 con un aumento del 9,4% rispetto a luglio 2017. Lo si legge nell'Osservatorio sulla cassa integrazione dell'Inps nel quale si precisa che nell'intero anno tra domande di Naspi, Aspi, disoccupazione, mobilità e assegno Dis-Coll sono state presentate 1.042.675 domande con una crescita del 6,2% rispetto ai primi sette mesi del 2017. 
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