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Coronavirus

Unità di crisi

Seconda ondata Covid, in Campania sospesi ricoveri programmati

Sospesi ambulatori: in ospedale saranno ammesse solo urgenze non differibili e pazienti oncologici. Piano d'emergenza per 1.651 posti letto

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In Campania, a causa dell'aumento dei contagi da covid sono sospesi dal 18 ottobre i ricoveri programmati sia medici che chirurgici nelle strutture ospedaliere pubbliche "per quanto necessario". Lo ha disposto l'Unità di crisi regionale. 

Analogo provvedimento è stato deciso dall'Unità di crisi regionale per le attività ambulatoriali negli enti del Servizio sanitario nazionale (ad eccezione di quelle urgenti, nonché di quelle di dialisi, di radioterapia e oncologiche-chemioterapiche).

La nota dell'Unità di crisi è stata inviata ai direttori generali delle Asl, delle Aziende ospedaliere, delle Aziende ospedaliere universitarie, dell'Istituto per i tumori 'Pascale'.

E' possibile effettuare solo ricoveri con carattere d'urgenza 'non differibili' e la sospensione è valida per tutti i ricoveri programmati ad eccezione di quelli per pazienti oncologici. 

1.651 posti letto da attivare
L'Unità di crisi della Regione Campania ha anche disposto alle Asl, Aziende ospedaliere e Aziende ospedaliere universitarie l'attivazione di tutti i posti letto di degenza previsti per l'ampliamento dei posti di degenza, sub intensiva e intensiva disponibili su base regionale.

La nota urgente è stata diramata ieri ed è stata inviata anche all'Irccs "Pascale" di Napoli. Il piano prevede una disponibilità totale di 301 posti letto per la terapia intensiva, 359 per la sub intensiva e 991 posti di degenza ordinaria, per un totale di 1.651 posti letto dedicati ai pazienti Covid.

 
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