MONDO
Il gesuita del dialogo interreligioso
Padre Paolo Dall'Oglio, un silenzio lungo sei mesi dopo la scomparsa in Siria
Manifestazioni in Italia e in Medio Oriente per chiedere notizie di Padre Dall'Oglio, il gesuita sequestrato in Siria lo scorso luglio da un gruppo ritenuto vicino ad al Qaeda
Secondo alcune fonti, non verificabili, Padre Dall'Oglio sarebbe in carcere, in una prigione dell'Isis, nel nord della Siria, insieme ad altri detenuti occidentali. Quel che è certo è che da sei mesi di lui non si sa nulla: "Non si hanno notizie", ha ribadito pochi giorni fa il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
Manifestazioni per Padre Dall'Oglio in Europa e Medio Oriente
Per ricordarlo tantissime città hanno organizzato manifestazioni e veglie di preghiera: Roma, Milano, Bologna, Parigi, Bruxelles, L'Aja, Berlino e Ginevra ma anche - a testimoniare la forza dell'opera di Padre Dall'Oglio in Medio Oriente - a Beirut e a Sulaymaniah, nel Kurdistan iracheno.
L'espulsione dalla Siria
Padre Paolo Dall'Oglio - dal 2011, quando Damasco aveva iniziato a reprimere con la forza le prime manifestazioni antigovernative - si era schierato a fianco dei manifestanti e aveva chiesto a gran voce l'intervento della comunità internazionale a difesa dell'intero popolo siriano. Anche nel video dell'intervista qui accanto - dove, un anno fa, analizza la situazione in Siria - non esita ad usare parole durissime contro Bashar al Assad.
E' stato proprio il suo attivismo non violento a renderlo inviso ad Assad che, il 12 giugno del 2012, lo ha espulso dal Paese. Il gesuita non si era arreso.
Il ritorno in Siria e la scomparsa
A febbraio era entrato clandestinamente in Siria dal Kurdistan iracheno "in un pellegrinaggio del dolore e della testimonianza", come aveva dichiarato. E poi ancora, l'ultima volta, "per incontrare la società civile e per ascoltare le esigenze e le priorità delle persone", probabilmente anche per trattare la liberazione di un amico catturato come ostaggio.
Una vita dedicata al dialogo interreligioso
Entrato nel 1975 nella Compagnia di Gesù, Padre Dall'Oglio, romano, per gli studi universitari lascia l'Italia e sceglie Beirut. Nel 1982 scopre i ruderi del monastero cattolico-siriaco Mar Musa e decide di insediarsi per un ritiro spirituale dal mondo, in solitudine. Due anni più tardi, dopo essere stato ordinato sacerdote del rito cattolico-siriaco, decide di ricostruire il monastero e dopo dieci anni fonda la comunità spirirtuale mista Mar Musa, al lavoro per promuovere il dialogo tra religioni.
L'appello di un altro gesuita sotto assedio ad Homs
E proprio ieri, Frans van der Lugt, un missionario gesuita olandese che dal 1966 ha deciso di vivere in Sitia, ha pubblico un appello su YouTube, girato davanti ad un altare. Da Homs, sotto assedio dal 2012, lancia un grido di aiuto perchè le persone "non possono più sopportare l’assedio, la mancanza di viveri e di cure mediche, musulmani e cristiani, stiamo vivendo in condizioni difficili e dolorose - ha detto in arabo - soffriamo soprattutto la fame".