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MONDO

Abu Mazen ha firmato la richiesta

Medio Oriente, la Palestina chiede l'adesione alla Corte Penale Internazionale

L'iniziativa avviene dopo la bocciatura da parte del Consiglio di sicurezza della risoluzione per un accordo di pace con Israele. Netanyahu: "Prenderemo provvedimenti". Washington: "Ci opponiamo con forza"

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Ramallah Abu Mazen gioca la carta dell'Aja dopo il fallimento di New York. Il presidente palestinese ha chiesto formalmente di aderire alla Corte Penale Internazionale dell'Aja, dopo che il Consiglio di sicurezza Onu ha bocciato la risoluzione  per un accordo di pace con Israele.

L'adesione alla Cpi
L'adesione allo Statuto di Roma (qui il testo del trattato che definisce il funzionamento della Corte dell'Aja) permetterà ai palestinesi di perseguire la leadership israeliana per crimini di guerra. Nella riunione trasmessa in tv, Abu Mazen ha anche firmato altre 20 convenzioni internazionali riguardanti in particolare "crimini di guerra" e "crimini contro l'umanità". La missione palestinese all'Onu (che è al palazzo di Vetro in qualità di osservatore) ha fatto sapere che consegnerà i documenti firmati da Abu Mazen venerdì prossimo. 

L'ira di Netanyahu
Pochi minuti dopo la firma di Abu Mazen, trasmessa in diretta dalla televisione palestinese, il presidente israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato "misure" contro la decisione di Abbas. E ha poi commentato: i palestinesi hanno "più da temere", rispetto ad Israele, di un eventuale intervento della Corte sui crimini di guerra.

L'opposizione degli Stati Uniti
In serata arriva poi la reazione degli Stati Uniti che già avevano osteggiato la risoluzione al Consiglio di Sicurezza Onu. "Ci opponiamo con forza", ha fatto sapere la Casa Bianca, alla richiesta della Palestina.
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