MONDO
Papa: "Sarà buon anno se ameremo il prossimo: occorre vaccino del cuore"
L'omelia letta dal cardinale Parolin in quanto il papa è assente per una dolorosa sciatalgia
L'omelia è stata letta dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, chiamato al posto di Francesco, colpito da una "dolorosa sciatalgia". Il pontefice ricorda che "dal cuore nasce il bene: quanto è importante tenere pulito il cuore, custodire la vita interiore, la preghiera!". Quanto è importante, sottolinea, "educare il cuore alla cura, ad avere care le persone e le cose. Tutto comincia da qui, dal prenderci cura degli altri, del mondo, del creato. Non serve conoscere tante persone e tante cose se non ce ne prendiamo cura".
"Attraverso Maria – ha scritto il papa - incontriamo Dio come Lui vuole: nella tenerezza, nell’intimità, nella carne. Sì, perché Gesù non è un’idea astratta, è concreto, incarnato, è nato da donna ed è cresciuto pazientemente. Le donne conoscono questa concretezza paziente: noi uomini siamo spesso astratti e vogliamo qualcosa subito; le donne sono concrete e sanno tessere con pazienza i fili della vita. Quante donne, quante madri in questo modo fanno nascere e rinascere la vita, dando futuro al mondo! Non siamo al mondo per morire, ma per generare vita. La santa Madre di Dio ci insegna che il primo passo per dare vita a quanto ci circonda è amarlo dentro di noi".
Il capo dello stato Sergio Mattarella in un messaggio ha ringraziato il papa per le sue parole di speranza. "Le attuali circostanze - ha scritto - rendono particolarmente opportuno il Suo messaggio sull'importanza di coltivare, nel discorso pubblico e al livello personale, una grammatica della cura". "Tale esercizio richiede di attingere al significato più profondo del concetto di responsabilità, parola che implica l'idea del riscontro, di un appello che sollecita a dare una risposta, e di rileggere in tale luce la nostra condizione di membri di una comunità".