MONDO
Visita del Pontefice
Papa Francesco è in Georgia. Preghiera per la pace: basta devastazione in Siria e in Iraq
Viaggio di Papa Francesco in Georgia e Azerbaijan, da oggi a domenica
All'aeroporto il Papa è stato accolto anche dal presidente della Georgia, Giorgi Margvelashvili, con la consorte, e alcune autorità dello Stato. Era presente un gruppo di fedeli cattolici con un coro.
Sulla pista, due bambini, in abito tradizionale, hanno offerto al Papa un cesto d'uva. Dopo l'esecuzione degli inni, gli onori militari e la presentazione delle Delegazioni, il Pontefice si è trasferito in auto al Palazzo Presidenziale di Tbilisi.
Il messaggio del papa a Tblisi
Papa Francesco, nel discorso alle autorità georgiane, dopo il colloquio privato con il presidente della Repubblica Margvelashvili nel palazzo presidenziale a Tblisi, ha detto: "Auspico che il cammino di pace e di sviluppo prosegua con l'impegno solidale di tutte le componenti della società, in modo da creare quelle condizioni di stabilità, equità e rispetto della legalità atte a favorire la crescita e ad aumentare le opportunità per tutti. Tale autentico e duraturo progresso ha come indispensabile condizione preliminare la pacifica coesistenza fra tutti i popoli e gli Stati della Regione. Ciò richiede che crescano sentimenti di mutua stima e considerazione, i quali non possono tralasciare il rispetto delle prerogative sovrane di ciascun Paese nel quadro del Diritto Internazionale".
Bergoglio ha ricordato come il Paese sia "quasi un ponte naturale tra l'Europa e l'Asia, una cerniera che facilita le comunicazioni e le relazioni tra i popoli, che ha reso possibili nel corso dei secoli sia i commerci che il dialogo e il confronto delle idee e delle esperienze tra mondi diversi". Una "pacifica convivenza tra nazioni" è "tanto più necessaria nel presente momento storico, dove non mancano anche estremismi violenti che manipolano e distorcono principi di natura civile e religiosa per asservirli ad oscuri disegni di dominio e di morte".
"Occorre che tutti abbiano a cuore in primo luogo la sorte dell'essere umano nella sua concretezza - ha aggiunto - e compiano con pazienza ogni tentativo per evitare che le divergenze sfocino in violenze destinate a provocare enormi rovine per l'uomo e la società. Qualsiasi distinzione di carattere etnico, linguistico, politico o religioso, lungi dall'essere usata come pretesto per trasformare le divergenze in conflitti e i conflitti in interminabili tragedie, può e deve essere per tutti sorgente di arricchimento reciproco a vantaggio del bene comune".
Il papa: trovare soluzioni politiche per i profughi
"Ciascuno possa mettere pienamente a frutto le proprie specificità, avendo anzitutto la possibilità di vivere in pace nella sua terra o di farvi ritorno liberamente se, per qualche motivo, è stato costretto ad abbandonarla". Ha detto papa Francesco a Tbilisi. "Auspico che i responsabili pubblici continuino ad avere a cuore la situazione di queste persone, impegnandosi nella ricerca di soluzioni concrete anche al di fuori delle irrisolte questioni politiche", ha concluso.
Papa: preghiera pace, basta devastazione in Siria e Iraq
"Signore Gesù, stendi l'ombra della tua croce sui popoli in guerra: imparino la via della riconciliazione, del dialogo e del perdono; fa' gustare la gioia della tua risurrezione ai popoli sfiniti dalle bombe: solleva dalla devastazione l'Iraq e la Siria; riunisci sotto la tua dolce regalità i tuoi figli dispersi: sostieni i cristiani della diaspora e dona loro l'unità della fede e dell'amore". Così il papa, nella sua preghiera per la pace durante l'incontro con la comunita' Assiro-caldea a Tbilisi.
Il tweet del Pontefice
"Oggi parto per la Georgia e l'Azerbaigian. Accompagnatemi con le vostre preghiere per seminare insieme pace, unità e riconciliazione". È l'invito che Papa Francesco ha rivolto - lanciando un nuovo tweet dal suo account @Pontifex - al momento della sua partenza dal Vaticano per il viaggio apostolico di tre giorni in Georgia e in Azerbaijan, che completa la visita nella regione del Caucaso dopo la tappa di giugno in Armenia.
Oggi parto per la Georgia e l'Azerbaigian. Accompagnatemi con le vostre preghiere per seminare insieme pace, unità e riconciliazione.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 30 settembre 2016