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MONDO

Ad accoglierlo il presidente Martin Schulz

Il Papa è a Strasburgo. Ingenti misure di sicurezza

Dopo una breve introduzione del presidente del Parlamento Europeo, il Papa ha iniziato a parlare davanti ai deputati.

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Mentre a Strasburgo ci sono oltre mille agenti incaricati di occuparsi della sua sicurezza, il traffico è stato deviato in più punti e il Parlamento Europeo è stato passato al setaccio per ragioni di sicurezza, Papa Francesco è arrivato davanti a Martin Schulz a bordo di un'auto non blindata. Il Presidente del Parlamento Europeo lo ha quindi accolto e insieme hanno assistito all'alzabandiera con il vessillo Vaticano. Dopo la firma del Libro d'Oro e lo scambio dei doni i due si sono trasferiti nell'emiciclo, sede del discorso del Papa. 

Il Papa all'Europarlamento: il discorso di Schultz
Prima del Papa è il presidente dell'Europarlamento a parlare: "Le parole del Papa - ha detto - sono per noi una guida, sopratutto nella costruzione del processo di pace che vede l'Europa come protagonista". Un discorso di benvenuto e di ringraziamento, "per aver accettato il nostro invito", ha comcluso Schulz.
La seconda tappa: il Consiglio d'Europa
Subito dopo il Papa si sposterà nella sede del Consiglio d'Europa dove terrà il secondo discorso al termine di un incontro con il segretario generale, il norvegese Thorbjorn Jagland. Alle 13:50 dirà arrivederci a Strasburgo e tornerà a Roma. Sarà di nuovo in Francia nel 2015. I temi: apertura dell'UE e accoglienza dei migranti Al centro delle parole di Papa Francesco ci sarà il ruolo dell'Europa come spazio che "non deve chiudersi". Il riferimento è ai migranti e ai profughi, a chi scappa dalla fame e della guerra. Il monito del Papa è quello di non cedere alla "cultura dello scarto" che emargina poveri, disoccupati, anziani. Ampliando lo sguardo il Papa toccherà i temi della coesione tra i popoli, della solidarietà verso i più deboli, della lotta alla povertà, della pace oggi seriamente minacciata proprio ai confini del Vecchio Continente. 

Il precedente: la visita di Giovanni Paolo II
La prima visita di un Papa alle istituzioni europee risale al 1988. All'epoca - in cui era ancora in piedi il muro di Berlino - Giovanni Paolo II aveva indicato come campi di missione per l'Europa unita la custodia del creato, la solidarieta' verso migranti e rifugiati e la ricostituzione di una visione integrale dell'uomo. L'incontro privato con Helma Schmidt A margine della visita ufficiale Papa Francesco ha deciso di trovare il tempo per un saluto a Helma Schmidt, la donna, oggi 97enne, che nel 1985 gli aveva affittato una stanza a Boppert, sul Reno, quando il futuro pontefice studiava tedesco. Per due mesi aveva vissuto con lei e ripassato la lingua. Da quel periodo, per 20 anni, i due sono rimasti in contatto epistolare. 

Prossima tappa: Turchia
Ritorno a Roma, un giorno di riposo e una nuova partenza. Giovedì Papa Francesco partirà per la Turchia di Erdogan. Anche per questa ragione la visita di Strasburgo è così breve e non prevede né momenti liturgici la visita alla cattedrale. E nemmeno contatti con la popolazione - gli spostamenti, infatti, avverranno in auto e non con la papamobile. 
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