ECONOMIA
Brexit, messo a punto piano del Mef in caso di uscita senza accordo
Le misure, predisposte in accordo con le autorità di vigilanza e sentite associazioni di categoria, saranno adottate solo se il recesso senza accordo venga formalizzato. Con tutta probabilità dette misure verranno adottate con decreto legge, se ricorrano necessità e urgenza
Le misure - si legge nella nota del Ministero dell'Economia e delle Finanze - mirano ad assicurare la stabilità finanziaria, l'integrità e la continuità operativa di mercati e intermediari nonché la tutela degli investitori e della clientela, tramite l'introduzione di un congruo periodo transitorio nel quale tali soggetti potranno continuare adoperare; analogamente al periodo transitorio che sarebbe previsto in caso di accordo tra il Regno Unito e la UE. Durante il periodo transitorio sarà possibile per gli intermediari - siano essi bancari, finanziari, assicurativi operanti nel campo della previdenza complementare - continuare ad operare secondo la normativa attuale: la possibilità varrà sia per gli operatori britannici operanti in Italia, sia per gli operatori italiani operanti nel Regno Unito. La normativa disciplinerà nel dettaglio tutti gli adempimenti che i vari tipi di intermediari saranno chiamati ad assolvere -sulla base della normativa settoriale applicabile - per poter continuare ad operare anche oltre al periodo transitorio definito, in modo da definire un quadro certo per tutti gli operatori che permetterà a ciascuno di prepararsi per tempo alla fine del periodo transitorio, consentendo una piena operatività nel nuovo contesto istituzionale ed operativo che si verrà a creare. Previsioni analoghe - spiega il Mef - saranno presenti nella parte del provvedimento inerente i mercati, con particolare riferimento alle sedi di negoziazione e all'accesso degli operatori alle stesse.