Coronavirus
Prende corpo la nuova bozza nazionale
Piano Vaccini alla stretta finale: oggi doppio confronto con le Regioni
Questa mattina Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e nel pomeriggio Conferenza unificata con il ministro Speranza. Orlando: "Protocolli per vaccinare sul lavoro". Bonaccini: "Passo in avanti"
Alla Conferenza unificata Governo-Regioni-Comuni-Province, convocata dal ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, hanno partecipato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza (che ha tenuto un'informativa sul piano vaccini e sulle misure per fronteggiare l'emergenza da Covid-19) e il ministro per le Disabilità, Erika Stefani. Al vertice anche il commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
L'Italia delle Regioni questa mattina, su convocazione del presidente Stefano Bonaccini, è tornata a confrontarsi proprio sul piano vaccini. Al termine dell'incontro è stato il presidente della Conferenza delle Regioni a parlare.
In Conferenza Stato-Regioni segni di disgelo verso Lega
Segni di 'disgelo' durante la Conferenza Stato-Regioni di questo pomeriggio sul prossimo Dpcm. Secondo quanto apprende LaPresse, il presidente e governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha riconosciuto l'impegno della ministra leghista per la Disabilità, Erika Stefani, ma ha avuto parole positive anche ricordando il suo precedente impegno, nel governo gialloverde, quando era alla guida del ministero degli Affari regionali. Anche Roberto Speranza, sempre nella stessa riunione, avrebbe dato atto alla collega del Carroccio del grande impegno profuso per far inserire le persone con disabilità tra le priorità delle raccomandazioni per la campagna vaccinale nazionale.
Bonaccini: "Revisione piano condivisibile, passo in avanti"
"Le ipotesi di revisione del piano nazionale Vaccini sono condivisibili e costituiscono un passo in avanti verso una accelerazione", lo ha dichiarato Stefano Bonaccini, al termine dell’odierna Conferenza delle Regioni.
"C’è infatti maggiore chiarezza: è confermata l’esigenza di completare con le categorie già avviate (forze di polizia e scuola), andare avanti con gli ultraottantenni, i disabili e le fasce di rischio di chi è affetto da patologie gravi, per proseguire poi per fasce anagrafiche con l’obiettivo di vaccinare rapidamente tutta la popolazione con più di 60 anni. Chiediamo però - ha aggiunto Bonaccini - al Governo di prevedere fra i destinatari di prossime vaccinazioni accanto alle forze di polizia anche la protezione civile. Infine - ha concluso Bonaccini - occorre poi superare nel più breve tempo possibile la fase delle stime dell’approvvigionamento delle dosi per avere maggiori certezze e conseguentemente una migliore programmazione, così come sono necessari ulteriori approfondimento e specifiche sulla possibilità di poter effettuare vaccinazioni direttamente da parte delle aziende".
Si lavora sulla bozza
Il nuovo piano di vaccinazioni anti Covid-19 è ancora allo studio da parte del governo. Una volta chiusa la fase delle somministrazioni destinate agli anziani over 80, potrebbe arrivare nei prossimi giorni l'accelerata sulla messa in sicurezza anche delle altre fasce di popolazione.
Dalla bozza, in via di definizione, si attendono novità sulla quantità delle nuove dosi in arrivo, ma anche su distribuzione e logistica per le somministrazioni sul territorio. Novità potrebbero arrivare già oggi pomeriggio, quando la nuova proposta sarà discussa al tavolo della Conferenza delle Regioni.
Consiglio dei ministri
Sempre questa mattina si è svolto a Palazzo Chigi un Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno "Leggi regionali", terminato poco prima delle 12. La riunione è durata circa mezz'ora.
Le ipotesi:
Somministrazione sul posto di lavoro
"Sarà possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all'interno dei posti di lavoro, a prescindere dall'età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione". Si legge in un passaggio della bozza del nuovo aggiornamento del Piano strategico nazionale per la vaccinazione anti Covid, che andrà oggi in Conferenza unificata.
Orlando: "In arrivo un protocollo"
Occorre "affrontare con urgenza la sfida della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, per la quale abbiamo predisposto un'intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C'è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in audizione sulle linee programmatiche del dicastero in commissione lavoro al Senato.
Priorità a scuola, militari, polizia, comunità, fragili
Priorità per gli over 80 ed alcune categorie professionali come il personale scolastico e le forze dell'ordine ma a queste si aggiungono 5 categorie per età e patologie: è quanto indica la bozza aggiornata del Piano vaccini, del Ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che oggi andrà in Conferenza Unificata. Queste le linee: elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave); persone tra 70 e 79 anni; persone tra i 60 e i 69 anni; persone con comorbidità sotto i 60 anni, senza la gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili; persone sotto i 60 anni.
Nuovi target individuati in base a conoscenze
Le raccomandazioni ''su gruppi target a cui offrire la vaccinazione saranno soggette a modifiche e verranno aggiornate in base all'evoluzione delle conoscenze e alle informazioni disponibili, in particolare relativamente a efficacia vaccinale e immunogenicità e sicurezza dei vaccini disponibili in diversi gruppi di età e fattori di rischio, effetto del vaccino sull'acquisizione dell'infezione, sulla trasmissione e sulla protezione da forme gravi da malattia e sulla evoluzione della situazione epidemiologica''. E' quanto si legge nella bozza del nuovo piano vaccini che sarà discusso oggi in Conferenza regioni e in Conferenza Unificata.
Ruolo dei medici di base
Per la popolazione che non presenti particolari fragilità sarà centrale il ruolo dei medici di base. Le vaccinazioni potrebbero avvenire anche negli studi stessi.
Stime vaccini: 242 milioni di dosi in Italia entro giugno 2022
In Italia arriveranno, si stima, 242 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus entro il secondo trimestre del 2022. Di queste 40,1 milioni saranno di AstraZeneca, 27,3 milioni di dosi iniziali Pfizer, 13,2 di dosi aggiuntive Pfizer, 25,1 secondo contratto dosi base Pfizer, 26,5 milioni di Johnson & Johnson (per questo vaccino basta una sola dose, senza richiamo), 40,3 di Sanofi/GSK, 29,8 di Curevac, 10,6 milioni di Moderna (dorsi iniziali), 10,6 di Moderna (dosi aggiuntive) e 18,5 secondo contratto dosi iniziali Moderna. Lo riporta una tabella allegata alla bozza del Piano vaccini che andrà oggi in Conferenza Unificata.
Speranza: "Fino a 80 milioni di dosi entro fine estate"
Ci si aspetta fino a 50 milioni dosi vaccinali per il secondo trimestre, per arrivare a 80 milioni nel terzo, spiega il ministro della Salute Speranza: e quindi anche con riduzioni se le aziende non riuscissero a rispettare i contratti, la campagna marcerà. Contagi fra operatori sanitari 'crollati', con un milione e mezzo di over 80 già vaccinati si comincia a vedere una controtendenza. E' giusto che gli scienziati chiedano più rigore, riflette, la presenza delle varianti ci pone di fronte a settimane non semplici.
Bozza piano: 52,4 milioni di dosi nel secondo trimestre
Saranno quasi 52 milioni e mezzo le dosi di vaccino previste per l'Italia nel secondo trimestre 2021, per l'esattezza 52.477.454. E' quanto prevede la tabella aggiornata contenuta nella bozza del nuovo piano vaccini. Di queste dosi, sono previste 10.042.500 da AstraZeneca, 8.766.00 da Pfizer (cui si aggiungono 6,6 milioni di seconde dosi divise tra primo e secondo trimestre), 9.420.515 sempre da Pfizer grazie al secondo contratto, 7.307.292 da J&J (monodose, in via di approvazione), 7.314.904 da Curevac (ancora non approvato) e 4.650.000 da Moderna.
Sileri: "Attesa cabina di regia, ma nessuna chiusura improvvisa"
Nei prossimi giorni "potrà essere necessaria qualche stretta in più dove i contagi corrono di più o per delle giornate in cui il rischio di esposizione può essere maggiore ma bisogna aspettare i dati della cabina di regia. Bisogna però non comunicare all'ultimo momento le variazioni e lasciare il tempo alle persone per organizzarsi: non vi sarà una chiusura dall'oggi al domani, ma ci sarà il tempo per la preparazione". Lo ha affermato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri su Radio 24.