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ECONOMIA

Buone notizie dall'Istat

Dopo due anni il Pil frena la caduta

Nel periodo tra luglio e settembre l'economia italiana segna una variazione congiunturale nulla, interrompendo la caduta iniziata nel terzo trimestre 2011. La variazione annua resta negativa, ma migliora a -1,8%. Squinzi frena: "Non siamo ancora fuori dalla crisi"

Pil, stop caduta dopo 2 anni
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Buone notizie dall'Istat: il Pil nel terzo trimestre 2013 segna una variazione congiunturale nulla, interrompendo la caduta iniziata nel terzo trimestre 2011, ovvero 8 trimestri prima, due anni fa. Secondo l'istituto di statistica, però, "la fine della recessione non può ancora essere dichiarata", anche perché "non è compito dell'Istituto certificarlo".

I dati
Nel terzo trimestre 2013 il Pil è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente mentre è sceso dell'1,8% su base annua; migliorano così le stime precedenti (-0,1% il congiunturale e -1,9% il tendenziale). Secondo la maggior parte degli osservatori, anche se non mancano le voci contrastanti, nel quarto e ultimo trimestre dell'anno ci dovrebbe essere la ripresa economica. Al momento, la variazione acquisita per il 2013 (cioè la crescita che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nei restanti mesi dell'anno) è del -1,9%.

Il confronto con gli altri Paesi
Confrontando il risultato del Pil  con gli altri Paesi, nel terzo trimestre il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,9% negli Stati Uniti, dello 0,8% nel Regno Unito, dello 0,5% in Giappone e dello 0,3% in Germania, mentre è diminuito dello 0,1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell'area Euro è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,4% nel confronto con il corrispondente trimestre del 2012. 

Produzione industriale
A far felici gli analisti sono anche i dati relativi alla produzione industriale: a ottobre l'indice rimbalza dello 0,5% su settembre, segnando l'aumento, il secondo consecutivo, più forte da gennaio. Su base annua invece risulta in calo per la 26esima volta, ma la caduta frena allo 0,5%, il dato migliore dall'agosto del 2011.

I dati secondo il ministro Saccomanni
Con questi dati, l'Istat "certifica lo stop della recessione": lo constata con soddisfazione, durante il consiglio Ecofin, attraverso un messaggio diffuso su Twitter, il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. "In ripresa import, export e produzione industriale", si legge ancora. "Ancora molta strada da fare ma la direzione è giusta". E, su un altro "cinguettio": "Nel quarto trimestre l'andamento del pil sarà positivo. Con la ripartenza delle imprese, potranno finalmente arrivare miglioramenti per l'occupazione".

Il parere del ministro Giovannini
"Nel terzo trimestre si arresta la caduta del Pil, nel quarto potrebbe tornare a crescere
interrompendo la recessione", ha detto il ministro del Lavoro Enrico Giovannini. "L'Istat dice che siamo passati dal -0,1% a 0% nel terzo trimestre. Quindi vuol dire che abbiamo stabilità nel terzo trimestre che unito al dato sulla produzione industriale di ottobre che è cresciuto dello 0,5%, un dato superiore alle stime di Confindustria, è perfettamente coerente con la valutazione del Governo e degli analisti".

Squinzi: non siamo ancora fuori dalla crisi
Secondo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi "non siamo ancora fuori dalla crisi". "I dati Istat - ha osservato Squinzi, a margine di un convegno sulla legalità fiscale - confermano le previsioni del nostro Centro studi. La discesa sembra attenuarsi ma - ha sottolineato - non possiamo dire che siamo fuori dalla crisi. Su base annuale siamo ancora sotto". 
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