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ECONOMIA

Il report Istat

Povertà, a rischio un italiano su tre

La metà delle famiglie percepisce circa 2.000 al mese. 10 milioni di italiani non possono permettersi un pasto proteico tre volte a settimana

Un uomo al supermercato
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Roma Italiani sempre più poveri: redditi bassi e consumi tagliati al minimo. A dirlo un rapporto dell'Istat su reddito e condizioni di vita nel 2012, secondo il quale il reddito netto di una famiglia è di poco superiore ai 2mila euro al mese. Cifre destinate a scendere al Sud, dove la metà delle famiglie percepisce poco più di 20mila euro l'anno. 

Riscaldamento e proteine il nuovo lusso
Nonostante il periodo sia quello in cui si parla di viaggi e vacanze, il rapporto dell'Istat sottolinea come molte persone non riescano a condurre una vita normale. Sale la percentuale di quelli che non hanno potuto riscaldare adeguatamente la propria abitazione, più del 20%, e soprattutto sono sempre di più quelli che non possono permettersi un pasto proteico almeno ogni due giorni. Lo conferma un rapporto della Coldiretti che parla di 10 milioni di italiani che non riescono a mangiare dei piatti proteici a giorni alterni.

Reddito
Quasi la metà dei residenti nel Mezzogiorno è a rischio povertà. Le famiglie del Sud guadagnano circa un terzo in meno di quelle del Nord. In generale la metà delle famiglie ha percepito, nel 2011, un reddito netto non superiore a 24.634 euro l'anno (circa 2.053 al mese). Nel Sud e nelle Isole il 50% delle famiglie percepisce 1.677 euro mensili.

I numeri
Dunque quasi un terzo della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale. Secondo l'Istat, rispetto al 2011, l'indicatore cresce di 1,7 punti percentuali, per l'aumento della quota di persone in famiglie severamente deprivate (dall'11,2% al 14,5%).
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