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Coronavirus

I dati sulla pandemia in Italia

Protezione civile: rallenta l'epidemia di coronavirus, 880 malati in più rispetto a lunedì

Sono 94.067 i malati in Italia. I guariti sono 1.555 più di lunedì, i nuovi casi sono 3.029. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è di 135.586. Purtroppo si registrano anche 604 vittime. Sono i dati diffusi dalla Protezione civile. Borrelli: "Il 65% dei pazienti è in isolamento domiciliare". Rezza (Iss): finalmente si intravede una discesa, massima cautela sulle riaperture

Angelo Borrelli
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Calo sensibile della crescita di malati per coronavirus. Sono complessivamente 94.067 i malati in Italia, con un incremento rispetto a lunedì di 880, vale a dire meno della metà dell'incremento di domenica quando erano stati 1.941. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - è di 135.586. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.

Al 7 aprile sono 24.392 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.555 in più di ieri, quando l'aumento dei guariti era stato di 1.022 persone. Sono 17.127 le vittime dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 604 persone decedute. Lunedì l'aumento era stato di 636 vittime. 

"Oggi registriamo il secondo valore più alto in assoluto di guariti dall'inizio dell'epidemia", ha detto il capo della Protezione civile e commissario straordinario per l'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli. 

Terapie intensive in calo
Sono 3.792 i pazienti nei reparti di terapia intensiva, 106 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.305 sono in Lombardia. Dei 94.067 malati complessivi, 28.718 sono poi ricoverati con sintomi - 258 in meno rispetto a ieri - e 61.557 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile nella conferenza stampa del 7 aprile. Sottolinea Angelo Borrelli: "Il 65% dei pazienti è in isolamento domiciliare". 



Rezza (Iss): finalmente si intravede discesa.  Massima cautela sulle riaperture
"Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo". Così Giovanni Rezza dell'Istituto superiore di Sanità in conferenza stampa alla Protezione civile.  Qualsiasi raccomandazione arriverà dal Comitato tecnico scientifico e quale che sia la decisione del governo, l'auspicio è che questa "sia improntata alla massima cautela", ha ribadito Rezza rispondendo ad una domanda sulla Fase 2. E ancora: "Speriamo di assistere ad una flessione, ma bisogna sempre tenere a mente che il virus resterà nella popolazione, non è che arriviamo a zero tra una settimana o un mese e allora tana libera tutti", dice il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Iss ."Dobbiamo mantenere rigorosamente tutte le misure di distanziamento sociale perché ogni rilassamento può significare una ripresa della circolazione".

Riunione per 'Fase 2'
Si è conclusa, nel mentre, la riunione in videoconferenza tra il premier Giuseppe Conte e il comitato tecnico-scientifico sull'emergenza coronavirus. All'incontro hanno partecipato anche vari ministri, Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss, e Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, il commissario Domenico Arcuri, oltre al capo della Protezione civile. La riunione è servita per fare il punto sull'emergenza, ma anche per una valutazioni sull'eventuale avvio della cosiddetta 'Fase 2', per l'allentamento parziale del blocco. Sulle misure, "sono in corso valutazioni, ogni dichiarazione è prematura", ha detto Borrelli in conferenza stampa, aggiungendo che ogni decisione spetta al Consiglio dei ministri. 

I dati per Regione
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 28.343 i malati in Lombardia (126 in meno in più rispetto a ieri), 13.048 in Emilia-Romagna (-3), 9.965 in Veneto (+243), 10.704 in Piemonte (+159), 3.738 nelle Marche (+32), 5.427 in Toscana (+126), 3.212 in Liguria (+35), 3.365 nel Lazio (+65), 2.765 in Campania (+67), 1.379 in Friuli Venezia Giulia (-17), 1.890 in Trentino (+52), 1.301 in provincia di Bolzano (+41), 2.137 in Puglia (+22), 1.859 in Sicilia (+44), 1.491 in Abruzzo (+66), 846 in Umbria (-26), 593 in Valle d'Aosta (+26), 821 in Sardegna (+2), 733 in Calabria (+11), 185 in Molise (-2), 265 in Basilicata (+3).

Quanto alle vittime, se ne registrano 9.484 in Lombardia (+282), 2.180 in Emilia-Romagna (+72), 695 in Veneto (+33), 1.319 in Piemonte (+68), 630 nelle Marche (+18), 369 in Toscana (+19), 620 in Liguria (+25), 216 in Campania (+12), 238 nel Lazio (+9), 164 in Friuli Venezia Giulia (+6), 209 in Puglia (+14), 174 in provincia di Bolzano (+10), 125 in Sicilia (+2), 172 in Abruzzo (+3), 49 in Umbria (+5), 100 in Valle d'Aosta (+4), 244 in Trentino (+14), 60 in Calabria (+2), 52 in Sardegna (+5), 13 in Molise (+0), 14 in Basilicata (+1).

I tamponi complessivi sono 755.445, dei quali oltre 388mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.  

Donazioni alla Protezione civile
"Nel conto corrente dedicato della Protezione civile sono confluite donazioni per più di 110 milioni. C'è stata grande generosità di grandi e piccoli donatori, sono stati spesi oltre 19,5 milioni per ventilatori e Dpi".  Così il capo della protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa.

L'abbraccio agli operatori sanitari
"In coincidenza della Giornata mondiale della salute voglio ringraziare gli operatori sanitari impegnati quotidianamente nella lotta al virus: medici e infermieri stanno dando il massimo per tutelarci", ha detto Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa quotidiana nella sede del Dipartimento della protezione civile. "Un pensiero e un abbraccio - ha aggiunto Borrelli - vanno ai familiari dei sanitari deceduti". 
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