MONDO
Il discorso alla nazione
Putin: contro il crollo del rublo maxicondono per rientro capitali e congelamento tasse
Il prezzo del petrolio ai minimi storici ha trascinato a picco il rublo, le sanzioni europee crepano l'economia russa, i capitali escono dai confini nazionali. Un momento delicatissimo per Putin che propone, per alzare un argine, un condono una tantum per il rimpatrio di capitali su conti offshore.
Contro la crisi del rublo/1: maxicondono
Attesissimo per la parte economica, il discorso di Putin non può prescindere dal crollo del rublo. In primis il presidente russo chiede alla Banca Centrale, che aveva appena annunciato un intervento senza limiti, "azioni dure e coordinate" per contrastare le speculazioni sulla moneta. Ma per il sostegno al rublo fa anche un passo in più: Putin propone un pieno condono sui capitali rimpatriati. In particolare, la misura permetterà di portare a Mosca le somme su conti offshore che non sono già oggetto di contenziosi con l'amministrazione fiscale o con le autorità pubbliche, una misura una tantum per mettere un argine alla fuga di capitali che sta penalizzando l'economia russia, già colpita dalle sanzioni e dal crollo del prezzo del petrolio dopo la decisione dell'Opec di non tagliare la produzione.
Contro la crisi del rublo/2: tasse congelate
Al cappio delle sanzioni il presidente russo decide di rispondere con maggiori libertà per il businnes e il congelamento per quattro anni del livello di tassazione.
Le sanzioni, non solo una "reazione nervosa"
Saranno uno stimolo alla crescita, invece che uno stop. Non sono state solo una reazione nervosa dell'Occidente che, "se tutto questo non fosse successo" - e il riferimento è ovviamente all'Ucraina - "avrebbero trovato un altro pretesto per contenere le crescenti possibilità della Russia".
La guerriglia urbana a Grozny
La sparatoria di questa notte sembra aver rotto la tregua garantita da anni di governo di Ramzan Kadyrov, nominato direttamente dal Cremlino, e infatti Putin usa parole che rimandano agli anni Novanta, gli anni dolenti della Cecenia: gli aggressori sono i "ribelli", come i separatisti che combattevano le forze federali.
"La Crimea come il Monte del Tempio"
Subito dopo, nel suo discorso trasmesso in diretta nazionale, Putin apre il capitolo su un altro fronte aperto della sua politica, quello ucraino. La Crimea viene paragonata per sacralità al Monte del Tempio di Gerusalemme, seppure russa da poco - garantisce - lo sarà per sempre.