POLITICA
Nuova bozza del piano
Recovery Plan, Conte: "Apertura al confronto, proposta migliorativa in Cdm"
La nuova bozza del Recovery Plan consegnata a Conte dai ministri Gualtieri, Amendola e Provenzano. Renzi: "C'è apertura. Il merito prima dei nomi"
Il premer Conte ha commentato l'incontro: "Non è mai venuta e mai verrà meno, da parte mia, l'apertura al confronto e all'ascolto delle forze che sostengono il governo. Ho sempre lavorato per raccogliere tutte le proposte migliorative su ogni tema o provvedimento sin qui adottato e così sarà anche in futuro, perché è questo che ci chiedono i cittadini. Questo vale, ovviamente, anche per il Recovery Plan". E' quanto ha scritto il premier Giuseppe Conte su Facebook.
"Nei giorni scorsi ho sollecitato le forze di maggioranza a far pervenire osservazioni e proposte utili a migliorare la prima bozza riguardante il nostro Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) - aggiunge -. Ho sempre inteso quella prima bozza come un documento utile ad avere una base tecnica di discussione per poi operare le scelte "politiche" e dare una impronta strategica al nostro Pnrr".
"Proprio questa mattina, il ministro dell'Economia Gualtieri, insieme ai ministri Amendola e Provenzano, mi hanno sottoposto una versione più avanzata di quel primo documento. Posso già anticipare che le proposte e le osservazioni sin qui indicate dalle forze politiche si sono rivelate contributi utili ad arricchire e a migliorare il Piano - sottolinea il presidente del Consiglio -. A breve ci ritroveremo con tutte le forze di maggioranza per operare una sintesi complessiva, che valga a selezionare gli investimenti e le riforme più utili a modernizzare il Paese. I 209 miliardi che l'Europa ci mette a disposizione sono risorse ingenti, ma le nostre scelte devono essere ben ponderate".
"La nuova versione del Pnrr punterà con ancora maggior decisione sugli investimenti, soprattutto quelli ad alto impatto sulla crescita, sulla trasformazione dei settori e sulle filiere innovative. Maggiori risorse saranno destinate, in particolare, alla salute, ai giovani, al terzo settore, agli asili nido e alle persone con disabilità - aggiunge Conte -. Per mirare al superiore interesse dei cittadini dovremo condurre il confronto e selezionare le proposte finali in base alla loro intrinseca bontà, alla loro coerenza di sistema, e alla loro sostenibilità sociale e ambientale. La piena disponibilità al dialogo predispone anche ad accogliere le buone idee degli altri. Una volta messa a punto una proposta migliorativa del Piano ritorneremo in Consiglio dei Ministri per la sua approvazione e riattiveremo così il confronto con l'intero Parlamento e, quindi, anche con le forze di opposizione, aprendoci anche alla discussione con tutte le parti sociali".
"Adesso dobbiamo correre. Solo così potremo dare all'Italia l'accelerazione che serve a trarla fuori dalle difficoltà del tempo presente e a preservarla dalle ulteriori difficoltà che si annunciano all'orizzonte. Dobbiamo correre insieme", conclude il premier.
Si tratta sul Recovery
Prima una riunione di maggioranza, con incontri in video conferenza, solo dopo il Consiglio dei ministri. Entra nel vivo la trattativa sul 'Recovery plan'. Non èescluso, riferiscono fonti della maggioranza, che possa esserci un Cdm nel fine settimana, tra venerdì e sabato, ma nel caso difficilmente sarebbe quello risolutivo perché Italia viva prima di dare il via libera vuole una risposta sulle questioni poste nei giorni scorsi.
Intanto questa mattina il ministro dell'Economia Gualtieri ha portato sul tavolo di palazzo Chigi l'ultima bozza del Recovery. Il premier dà merito ai contributi arrivati dai partiti della maggioranza aprendo di fatto ad un rimpasto. Il Capo dell'esecutivo vuole capire se nel merito ci sia lo spazio di una discussione con Italia viva. Accantona per ora il chiarimento sul futuro dell'esecutivo, con i renziani che chiedono passaggi formali per una svolta, ovvero che il premier si dimetta per poi dar vita ad un nuovo governo.
Renzi con i suoi si dice disponibile a sedersi al tavolo. "Abbiamo 24 ore - osserva - per organizzare un incontro con il ministro" Gualtieri. "Se Italia viva - scrive nella chat interna - non avesse fatto ciò che abbiamo fatto a dicembre, avrebbero approvato un documento molto diverso". "Ci attaccano, ma dovrebbero esserci grati per aver evitato un pasticcio", premette ringraziando deputati e senatori. Non nascondendo che "i nostri parlamentari, soprattutto qualche senatore, continuano a ricevere - si legge nel messaggio inviato dal leader di Iv ai suoi - proposte indecenti dai responsabili".
Per Renzi la caccia ai numeri è ancora aperta, i contatti avviati da chi intende rafforzare i numeri a palazzo Madama sono "un segnale che la conta in Aula non è esclusa, anzi". Secondo Renzi è questa "la direzione dell'asse Grillo-Travaglio", a suo dire fallita.
"Noi diciamo che prima di ragionare di formule o nomi ci sono tanti punti aperti di merito da affrontare". "Più loro ci schiacciano sui nomi, più noi rilanciamo sui contenuti. E' in ballo l'Italia dei nostri figli non qualche sottosegretario", taglia corto l'ex presidente del Consiglio.
"Abbiamo molte cose da fare per gli italiani", rilancia il segretario dem Zingaretti. "E' un momento sbagliato per parlare di valzer delle consultazioni, di totoministri". "La strada è mettersi attorno a un tavolo e discutere - afferma il vice segretario dem Orlando - se poi non si troverà una soluzione si dovrà prendere atto, ma è meglio che dare ultimatum. Se manca il punto di equilibrio il rischio sono le elezioni".
Beppe Grillo sceglie toni molto più netti e, senza citare Renzi, si rifà ad una citazione di Cicerone contro la congiura di Catilina per attaccarlo: "Quo usque tandem (fino a che punto) approfitterai della nostra pazienza? Per quanto tempo ancora la tua pazzia si farà beffe di noi? A che limiti si spingerà la tua temerarietà che ha rotto i freni?".