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MONDO

Summit Onu su rifugiati e migranti

Renzi a New York per vertice Onu: "Serve una strategia per i prossimi anni"

A New York il vertice per affrontare la crisi dei rifugiati e migranti che apre la settimana dell'Assemblea Generale dell'Onu. I 193 leader mondiali presenti al Summit hanno adottato una dichiarazione a protezione dei profughi e migranti. Per il premier Renzi: salvarli è un dovere, ma non tutti in Italia. "Serve una strategia per i prossimi anni". Sistema accoglienza può essere ridiscusso.

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di Tiziana Di Giovannandrea Il premier Matteo Renzi si trova a New York per partecipare ai lavori della 71esima Assemblea Generale dell'Onu. Dopo il Summit dell'Onu per rifugiati e migranti, in conferenza stampa Renzi ha sottolineato: "Da parte nostra la priorità è la questione dei rapporti con l'Africa, come abbiamo detto a Bratislava, e poi la lotta al terrorismo globale".

"Sul terrorismo è ancora presto per fare analisi su quello che sta succedendo a New York", ha poi detto il presidente del Consiglio, parlando in conferenza stampa da New York e commentando l'attentato di sabato sera a Manhattan, in cui sono rimaste ferite 29 persone, aggiungendo che è "un pericolo mettere insieme la questione migratoria e la questione terroristica" .

Per Renzi, poi, è fondamentale intervenire in Africa:  "O si interviene tutti quanti in Africa o è evidente che l'Europa non è in grado di farlo e allora lo faremo da soli" ha detto. Il premier ha quindi parlato degli "eloquenti silenzi dell'Ue".

L'Europa deve affrontare l'emergenza immigrazione, bisogna salvare tutte le persone che è possibile salvare ma non possono poi essere collocati tutti in Italia. "E' evidente che dobbiamo salvare tutti quelli che possiamo salvare, è altrettanto evidente che non può essere l'Italia a raccoglierli tutti. I numeri sono più o meno quelli dello scorso anno, ma il tema è la strategia dei prossimi anni".

"La mia impressione è che se l'Europa continua così, l'Italia dovrà organizzarsi in modo autonomo. Questa è la novità, questo è il messaggio uscito da Bratislava. Questo è il motivo per cui, per dirla in maniera eufemistica, non l'abbiamo presa bene. Mi dispiace perché questa è un'occasione persa per l'Europa, più che una sconfitta per l'Italia". Così Matteo Renzi ha preseguito in conferenza stampa.

Il premier Renzi si è detto poi d'accordo con il sindaco di Milano Giuseppe Sala che in un messaggio al Governo ha chiesto di cambiare politica sull'immigrazione e di interrompere il flusso: "Ho letto le considerazioni di Sala che sicuramente pongono un tema vero anche perché come è noto i Comuni che accolgono i migranti sono circa il 10%, quindi il sistema può essere ridiscusso".

E' intanto slittata a martedì 20 settembre la bilaterale di Matteo Renzi con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. 

Lunedì, a margine  dei lavori della 71esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Renzi ha incontrato Amal Clooney e Nadia Murad, giovane attivista per i diritti umani e presidente della Ong Yazidi. Murad, rapita da Daesh in Iraq nel 2014 e liberata tre mesi dopo, è stata candidata per il premio Nobel per la pace 2016 dal governo iracheno. Renzi, nell'agosto del 2012, visitò un campo profughi a Erbil, nel Kurdistan iracheno dove entrò in contatto con gli Yazidi che scappavano dall'Isis.

La prima giornata newyorchese del Presidente del Consiglio si è conclusa con il ritiro del premio all'Atlantic Council insieme al premier giapponese Shinzo Abe. 
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