POLITICA
Riforme
Il patto del Nazareno compie un anno fra "scricchiolii" e conferme
Il 18 gennaio 2014 l'intesa fra Renzi e Berlusconi: 12 mesi dopo l'accordo resiste. Ancora mistero sul contenuto del testo e sugli incontri avuti a palazzo Chigi
Per perfezionare l'accordo e mandare avanti i testi dell'Italicum e del ddl Boschi, che sono ora entrambi all'esame d'Aula in seconda lettura, sono necessari ancora numerosi contatti, di persona o attraverso le rispettive diplomazie. E non mancano i tentennamenti di FI, i ripensamenti, gli intoppi. Renzi e il Cavaliere si vedono di persona altre quattro volte, ma a palazzo Chigi. L'ultima, il 12 novembre, sembra poter far saltare tutto. Berlusconi ha infatti iniziato a temporeggiare e il premier stesso ha dichiarato: "Il patto del Nazareno scricchiola, altroché se scricchiola...". Ma quando si vedono di persona i due rinnovano l'intesa, con il via libera a una versione riveduta e corretta della legge elettorale: l'Italicum 2.0. Gli avversari politici ventilano intanto il sospetto che dietro le riforme si celino accordi segreti tra i due contraenti e chiedono di leggere il testo del patto. "Il patto non è nulla più di quel che è scritto nei testi delle riforme in Parlamento", assicurano i renziani.
E l'intesa continua a reggere, fino a compiere un anno, con un rinnovato sigillo di Berlusconi: "Renzi - scrive il Cavaliere - stai tranquillo, FI rispetterà gli impegni".