POLITICA
Renzi attacca Orlando: "Sovietizzare l'Italia? No, grazie"
Governo: Conte incontra Iv, i nodi sono Giustizia, Bellanova e la ripartenza economica
Mentre è atteso nel pomeriggio un incontro che la maggioranza di governo auspica chiarificante tra Conte e Italia Viva, è proprio Matteo Renzi, leader del movimento, a stuzzicare i Dem con una critica al vice segretario del Pd, Andrea Orlando
L'operazione distensione
Giuseppe Conte ha avviato l'operazione "distensione" con Italia viva e per affrontare i problemi interni alla maggioranza. A Palazzo Chigi, arriveranno i capigruppo alla Camera e al Senato Maria Elena Boschi e Davide Faraone e il presidente Ettore Rosato per cercare di riprendere i fili del dialogo dopo l'ultimatum di Renzi nell'aula del Senato, i contrasti degli ultimi giorni e la minaccia di dimissioni della ministra dell'Agricoltura, Teresa Bellanova.
Arrivano i soviet
Ma l'operazione distensione è anticipata da una bordata di Matteo Renzi al vice segretario dem, Andrea Orlando. "In tempi di crisi in tutto il mondo gli Stati danno soldi alle imprese per ripartire: prestiti o contributi a fondo perduto. Solo in Italia qualcuno chiede che lo Stato in cambio abbia posti in Consiglio d'Amministrazione. Noi siamo contrari. Sovietizzare l'Italia? No grazie". Lo scrive Matteo Renzi su facebook in risposta al vice segretario del Pd, Andrea Orlando, che aveva chiesto un ruolo dello Stato nei cda delle aziende.
Bellanova: "Conte trovi una mediazione"
Si arriva all'incontro con situazioni ben definite, almeno da parte di Italia Viva. "Se c'è spazio o no" per una crisi di governo "non lo definisce Bettini, o io, ma le situazioni che si determinano. Posso dire con grande convinzione che, al di là della lettura che trovo talvolta caricaturale di Italia Viva e di Renzi, da quando questo governo è nato quello che abbiamo fatto è stato impegnarci per dare un contributo di merito. Sfido Conte a trovare una nostra proposta fatta per mettere in difficoltà il governo e non per trovare soluzioni". Così a La7, la ministra delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova. "Noi oggi al presidente Conte faremo tante proposte per sostenere le imprese e il lavoro", ha aggiunto Bellanova, per la quale "il premier ha l'onere di trovare la mediazione tra le diverse proposte" della maggioranza.
E Rosato critica la carenza di dati su andamento crisi
"Abbiamo una carenza di dati impressionanti, bisognerebbe capire chi sono i nuovi infettati e come si sono contagiati. Il rischio che abbiamo davanti dobbiamo affrontarlo con prudenza, ma con la consapevolezza che dobbiamo conviverci col virus e non possiamo rimanere chiusi. Ci vogliono poche regole e chiare per riaprire le imprese". Lo ha dichiarato il coordinatore di Italia Viva, Ettore Rosato. "Serve più incisività per evitare che la crisi economica diventi una catastrofe occupazionale. Il rischio che abbiamo davanti dobbiamo affrontarlo con prudenza, ma con la consapevolezza che dobbiamo conviverci col virus e non possiamo rimanere chiusi". Sulla possibilità di aperture differenziate per regioni. "Noi il 27 marzo con Renzi abbiamo lanciato l'allarme che bisognava cominciare a pensare alla riapertura. Con un dpcm si fa il lockdown, poi per riaprire ci vuole l'impegno degli imprenditori. Dobbiamo consentire che le imprese arrivino in vita alla riapertura. Ci vogliono poche regole e chiare da dare alle imprese, dopodiché che uno sia a Napoli o Bari può riaprire. Ci possono essere zone più problematiche dove serve maggiore prudenza, però ci vogliono le regole e vanno chiarite subito".
Boccia: "A volte faccio fatica a capire Iv"
"Penso che Italia Viva stia dando un contributo importante, poi, ogni tanto, tira fuori aspetti più politici che io fatico a mettere a fuoco". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a Radio 24. "Questo è un momento difficile per il Paese e io penso che gli italiani si riconoscano soprattutto nei comportamenti lineari, la serietà e il rigore delle azioni politiche. Io ritengo che Conte abbia fin dal primo giorno voluto rendere trasparente l'azione del governo. E' nelle avversità che si riconoscono le persone per bene e serie che agiscono nell'interesse collettivo".
I dubbi di Marcucci
Intanto, è proprio in seno al Pd che si alimentano le maggiori perplessità sull'operato di Renzi. "Conte si può criticare come tutti, Il Pd è riformista o non è, Renzi non ho capito dove vuole andare". Lo dice il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci, in un'intervista al Foglio."Questa maggioranza durerà nonostante le fibrillazioni - assicura - certo alcune cose devono essere sistemate. Credo nel confronto, e mai come oggi l'Italia ha bisogno di una politica riformista, che ha come attitudine il cambiamento, ma sa che non può arrivarci con gli strappi, né tanto meno con l'approccio etico allo Stato".