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POLITICA

Welfare

Renzi lancia Bonaccini e attacca i sindacati: "Sciopero politico contro di noi"

Il premier chiude la campagna elettorale del candidato Pd alle regionali in Emilia. "Innovazione essenziale per la crescita"

Matteo Renzi al Paladozza di Bologna (Ansa)
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Giornata dedicata alla chiusura di campagna elettorale in Emilia Romagna per Matteo Renzi. Tra una tappa a Parma per incontrare i sindaci della provincia colpita dall'alluvione e il comizio finale per lanciare il candidato Pd Stefano Bonaccini alle Regionali, il premier è tornato anche a parlare di innovazione, indispensabile, a suo dire, per continuare a sperare nella crescita. Per Renzi il lavoro resta una priorità.

Il premier contro i sindacati: "Contro di noi sciopero politico"
"Fuori da qui possono dire quello che vogliono, possono tirare le uova e faremo le crepes, tirarci i lacrimogeni, ma noi non ci fermiamo. Non è in gioco il destino di uno ma di un Paese. Non ci fate paura". Così Renzi dal palco di Bologna a sostegno di Stefano Bonaccini ha commentato la tensione registrata nel capoluogo emiliano. "Se diciamo che le tutele dell'articolo 18 sono poco più che un totem ideologico non lo diciamo per abbandonare al loro destino i lavoratori licenziati ma perché quella tutela non garantisce chi perde il lavoro ma il sistema di welfare".
"Non hanno scioperato contro la Fornero ma contro noi e lo fanno per un motivo politico. Noi vogliamo bene ai sindacati che difendono i lavoratori e non i sindacati che difendono la miriade di sigle, difendiamo il lavoro e non i professionisti della burocrazia". Renzi si rivolge poi ad Errani: "Vasco non pensi di essere in pensione, abbiamo bisogno di lui a Roma e lo andremo a prendere e lo porteremo a Roma". Poi chiude: "La politica se non è relazione umana non è niente, non c'è lusso più grande che guardarsi negli occhi e anche scoprire che si migliora gli uni e gli altri. A me è successo con Stefano, ci siamo scoperti compagni di strada".

"Investire sull'innovazione"
"Investire sull'innovazione è un grande motore per invertire le sorti economiche del Paese. In Italia ci sono straordinarie opportunità". Queste erano state le parole pronunciate dal presidente del Consiglio alla "Digital Champions", un evento sull'innovazione, promosso dalla Camera di Commercio di Roma. Secondo Renzi, l'innovazione può dare ausilio a molte politiche pubbliche. "Mettere on line tutte le spese delle pubbliche amministrazioni è il modo migliore di fare spending review", aveva scandito Renzi che infine aveva proposto di "eliminare gli scontrini attraverso la tracciabilità totale così che l'Agenzia delle entrate non venga più avvertita come l'avvoltoio sulle spalle ma un advisor per le aziende". 

A Parma contestazione di Fiom e centri sociali
Prima di Bologna, c'era stata tensione fra manifestanti e forze dell'ordine anche davanti al Comune di Parma prima l'arrivo del presidente del Consiglio. Decine di persone, tra aderenti alla Fiom Cgil e giovani dei centri sociali, avevano scandito slogan ed esposto cartelli contro il governo, "Renzi presidente della Confindustria" e "Renzi vattene amico di Marchionne". Dopo qualche tafferuglio, in cui non si erano registrati feriti, era tornata la calma. 

Emorragia di posti di lavoro
"Abbiamo perso 937mila posti di lavoro in sei anni: in questi ultimi mesi si è interrotta l'emorragia, anzi la curva è tornata a crescere ma è ancora tutt'altro che sufficiente. Il lavoro resta la priorità". Così il capo del governo davanti ai sindaci della provincia di Parma. "Il punto centrale sui finanziamenti europei è che i finanziamenti che definiremo con l'Europa non vadano a incidere sui vincoli: bisogna consentire a chi fa questi investimenti di stare dentro le regole, ma fuori dai vincoli avremmo già fatto un passo in avanti mica da ridere".
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