MONDO
Negli Usa fa scalpore il caso Clearview AI
Londra, la polizia userà il riconoscimento facciale in diretta per le strade
Guardian rivela: la polizia metropolitana utilizzerà un sistema che riconosce immediatamente per strada "criminali pericolosi e persone scomparse" confrontandoli con un database. Netta opposizione delle associazioni per i diritti civili. Negli Stati Uniti, è polemica per un'azienda che ha 'rubato' foto dai social creando un database che ha venduto alle forze dell'ordine
Lo ha rivelato il Guardian, sottolineando che la notizia ha sollevato scetticismo tra gli esperti sull'efficienza del sistema e forti preoccupazioni da parte delle associazioni per i diritti civili.
La Met respinge però le obiezioni e afferma che l'80% dei cittadini intervistati appoggia la decisione. Il sistema, sostengono, mira a catturare criminali pericolosi e a rintracciare persone scomparse.
La polizia ha aggiunto che implementerà la tecnologia di riconoscimento facciale in diretta apertamente e solo dopo aver consultato le comunità in cui verrà utilizzata.
#WATCH | this video which highlights how Live Facial Recognition technology will be used to help us bear down on serious violence and keep people safe in #London
— Metropolitan Police (@metpoliceuk) 24 gennaio 2020
More info 👉 https://t.co/ZhhNeJPHT5 https://t.co/tIXGL9bRQL pic.twitter.com/MJaMEB3uAD
Sembra 'Person of Interest'
Le telecamere saranno collegate a un database di sospetti, caricato con le informazioni più recenti. Se il sistema rileva qualcuno che non è nel database, le informazioni saranno cancellate in alcuni secondi. Ma se il sistema dovesse lanciare un’allerta per un soggetto ricercato, un agente andrà a parlargli.
Tuttavia, i gruppi per le libertà civili come Big Brother Watch hanno immediatamente promesso battaglia nei tribunali inglesi per cercare di bloccare l'iniziativa prima che la polizia metropolitana possa implementare il sistema.
Il sistema in qualche modo richiama la trama della serie tv 'Person of Interest', della Cbs, andata in onda tra 2012 e 2016, dove un software del governo federale, noto come "The Machine", è in grado di raccogliere dati da molteplici fonti di informazione, per prevedere e identificare le persone che pianificano atti terroristici.
Clearview AI, 'ruba' dai social e vende alle polizie
Altro elemento di dibattito sulle tecnologie di riconoscimento facciale è il caso dell'oscura società Clearview AI, rivelato dalla giornalista Kasmir Hill del New York Times:
The privacy paranoid among us have long worried that all of our online photos would be scraped to create a universal face recognition app. My friends, it happened and it’s here: https://t.co/qfv5b27mzg
— Kashmir Hill (@kashhill) 18 gennaio 2020
3 miliardi di foto 'grattate via' dai social
In Italia, anche l'analista Vincenzo Cosenza sottolinea la vicenda di "Hoan Ton-That, un oscuro sviluppatore e della sua azienda Clearview AI, che ha utilizzato tecniche di scraping per collezionare miliardi di foto e informazioni dal web. Poi le ha indicizzate e le ha vendute alle forze dell’ordine in giro per il mondo (anche all’Italia?)".
"In questo modo gli agenti possono caricare una foto e grazie al riconoscimento facciale provare ad avere maggiori informazioni su quella persona". E aggiunge: "ll riconoscimento facciale è usato dalla polizia negli Stati Uniti da 20 anni. Ma qui si parla di 3 miliardi di foto contro i 411 milioni del database dell’Fbi, i 47 milioni della polizia della Florida e gli 8 milioni di quella di Los Angeles".
Anche in Italia?
Se lo chiedono Vincenzo Cosenza e anche il parlamento italiano, con un'interrogazione al Consiglio del ministri e al ministro dell'Interno, presentata nei giorni scorsi. Formalmente, ricorda Cosenza, "Facebook e compagnia vietano lo scraping" - il furto delle foto postate sui social - ma è già successo, negli Stati Uniti, "che LinkedIn abbia perso una causa contro hiQ Labs Inc. perché tale divieto configurerebbe un monopolio informativo, contrario al libero mercato".
E nel nome del libero mercato nasce e prospera Clearview AI, "società finanziata da Peter Thiel" (co-fondatore di PayPal e Palantir Technologies, tra altre società, ndr), sottolinea The Next Web. E che, oltre ad avere un enorme database, vanta anche la possibilità di riconoscere i volti persino da foto imperfette, come quelle scattate 'storte' o dall'alto - pensate - come da una telecamera di sorveglianza.