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Coronavirus

6 su 10 temono per figli al nido

Scuola. Save the Children: ripresa preoccupa 7 genitori su 10

L'allarme arriva dai risultati di un'indagine condotta da Ipsos tra il 4 e il 18 agosto scorsi su un campione di 2370 persone. La principale ansia è data dall'incertezza sulle modalità di ripresa (60%), seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico (51%)

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Il rientro a scuola preoccupa 7 genitori su 10 e timori e insicurezze aggravano la condizione delle famiglie più fragili. L'allarme arriva da "Save the Children" sulla base dei risultati di un'indagine condotta da Ipsos tra il 4 e il 18 agosto scorsi su un campione di 2370 persone. La principale ansia è data dall'incertezza sulle modalità di ripresa (60%), seguita dai rischi legati al mancato distanziamento fisico (51%).

6 su 10 temono per i figli al nido
La prima infanzia rappresenta un momento cruciale per lo sviluppo cognitivo, socio-emozionale e fisico del bambino. In vista della riapertura delle scuole per i più piccoli, emerge che tra coloro che hanno iscritto i propri figli al nido, 6 genitori su 10 si dichiarano preoccupati per l'inserimento, principalmente a causa dei rischi che potrebbero derivare dal mancato distanziamento fisico (67%) e più in generale dall'incertezza (66%) circa l'effettiva riapertura delle strutture (28%) e le modalità specifiche di inserimento (38%).

La preoccupazione delle famiglie riguarda però anche la disponibilità di offerta di servizi per l'infanzia e gli investimenti pubblici in questo comparto: guardando al futuro circa 6 genitori di bambini (1-3 anni) su 10 pensano che la recessione impatterà sulle risorse economiche a loro disposizione per l'iscrizione/partecipazione al nido/servizio integrativo e una quota addirittura superiore (più di 7 su 10) è preoccupata che la recessione possa ridurre l'investimento pubblico nei servizi per l'infanzia con conseguente
riduzione dei posti disponibili. 

1 genitore su 10 teme non poter acquistare libri
Un genitore su 10 crede di non potersi permettere l'acquisto dei libri; quota che sale a 2 genitori su 10 in Calabria. In Italia 2 genitori su 10 hanno fatto richiesta di un sussidio per affrontare i costi relativi al prossimo anno scolastico ed 1 su 2 lo ha già percepito".

Preoccupano mense
Inoltre 7 genitori su 10 fra coloro che usufruiscono del servizio mensa si dichiarano preoccupati della possibile sospensione del servizio a causa delle norme anti-Covid, mentre 2 genitori su 10 fra coloro che ne hanno usufruito negli anni passati per i propri figli di 4-12 anni, pensano di non poter sostenere le spese il prossimo anno. Anche le attività extra scolastiche di bambini e ragazzi sono a rischio, in questo caso anche per le norme di distanziamento: 7 genitori su 10 credono che il proprio figlio dovrà farne a meno per il prossimo anno. 

Garantire rispetto norme sicurezza Tpl
A mettere in allarme le famiglie anche l'utilizzo dei mezzi con cui i propri figli devono raggiungere i vari istituti. Garantire il rispetto delle norme sanitarie su autobus pubblici e scolastici infatti resta ancora un nodo irrisolto sui territorio. Basti pensare che per raggiungere la scuola circa uno studente su 3 (il 30%) utilizza mezzi pubblici o scolastici con ampie variazioni legate all'età (solo il 12% di coloro frequentati la materna, il 18% delle elementari, il 38% delle medie e il 55% delle superiori). Friuli-Venezia Giulia (41%), Marche (43%) e Abruzzo (39%) le regioni dove gli studenti devono maggiormente ricorrere al trasporto pubblico o scolastico per recarsi a scuola.
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