ECONOMIA
Taglio del rating da 'AAA' a 'AA+'. Il commissario Ue Rehn: totale disaccordo
La scure di Standard & Poor's sull'Ue
Alla base della decisione le crescenti tensioni sui negoziati in materia di bilancio. Standard & Poor's segnala infatti come i negoziati sul nuovo bilancio evidenzino rischi crescenti sul supporto di alcuni Stati membri all'Unione.
Alla base della decisione le crescenti tensioni sui negoziati in materia di bilancio. Standard & Poor's segnala infatti come i negoziati sul nuovo bilancio evidenzino rischi crescenti sul supporto di alcuni Stati membri all'Unione nel suo complesso.
"Credibilità Ue in materia di credito indebolita"
Standard & Poor's ritiene che "la credibilità complessiva dei Paesi membri della Ue in
materia di credito si sia indebolita, il loro profilo finanziario deteriorato e la coesione allentata". Da anni la tripla A dell'Unione europea era sotto pressione, con una precisa minaccia di un declassamento del rating emanata da S&P nel gennaio 2012, quando la società di rating aveva rivisto a negativo l'outloook. Progressivamente diversi Paesi
cruciali per l'Unione hanno accusato un calo del rating e ora Standard & Poor's punta il dito soprattutto sulle tensioni nella formazione del bilancio comunitario, sulla crisi del debito di diversi Paesi membri e sulle progressive richieste di calo dei contributi da versare all'Unione.
Ue: in disaccordo con Standard & Poor's
Non si è fatta attendere la replica dell'Unione europea, in totale disaccordo con il declassamento. In una nota, il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, precisa che "il rating dell'Unione europea dovrebbe essere sostanzialmente valutato in base ai meriti, alla luce dello status speciale basato su Trattati del bilancio Ue". La Commissione ricorda inoltre che Fitch e Moody's assegnano all'Unione il merito di credito massimo, pari ad 'AAA'.